Il Rimedio
al male dilagante
La pornografia: rovinosa peste dell’anima
20 luglio 2023
Sia lodato Gesù Cristo!
Cari fratelli e sorelle.
Il Papa Pio XII, nel 1946, disse: “Il più grande peccato di oggi è che gli uomini hanno perduto il senso del peccato.” *
Se allora quel Pontefice così si espresse, cosa si dovrebbe dire ai giorni nostri?...
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Del male – del peccato in quanto tale e dell’Inferno – tornerò a parlare, a Dio piacendo, prossimamente.
Ciò su cui oggi vorrei portare la vostra attenzione è la sua enorme diffusione: come – con l’avvento delle moderne tecnologie soprattutto – il peccato dilaghi giorno e notte: peste tremenda che rovina persone, famiglie e la società stessa: la quale, nella misura in cui, ingannata e sedotta da satana, cerca la felicità nelle evasioni effimere del male morale, si autodistrugge.
Il peccato, infatti, non è – e non sarà mai – in grado di estinguere la sete di Amore, di Felicità e di Vita che dimora in ogni cuore umano, proprio in quanto creato da Dio Amore: dal Dio Vero, il Quale è Eterna Carità, Luce perenne, Gioia Infinita.
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Questo - che vi rivolgo oggi, in semplicità di cuore - è l’invito accorato di una sorella in Cristo, a riflettere su quanto segue:
- una foto provocante, un video pornografico … ecco, basta uno scatto, una ripresa … e poi? il male si propaga velocemente, qual grave e molto perniciosa epidemia dell’anima … Pensate a quante volte il tale materiale osceno viene riprodotto: in televisione, su internet…! … a quanti uomini e donne (e giovanissimi) lo guardano, e da tali turpitudini – molte, moltissime creature: tanto amate da Dio! – sono trascinate sul cammino della rovina e dell’infelicità.
Questo, carissimi fratelli e sorelle, è un appello - che nasce e sgorga dalla Immensa Carità del Cuore di Cristo – ad usare bene, nel tempo del nostro pellegrinaggio terreno, del dono stupendo (e tanto impegnativo) del libero arbitrio che il Signore, creandoci a Sua immagine e somiglianza, ci ha elargito.
Con il cuore in mano, mi rivolgo in special modo ai fratelli e alle sorelle che hanno contratto l’abitudine a guardare tali cose, che, misticamente, molto addolorano il Divino Cuore di Gesù, Sposo delle anime.
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Forse è stata l’asprezza dell’esistenza – e questa espressione comprende tante cose, che tutti ben conosciamo - forse, dicevo, è stata l’asprezza dell’esistenza a spingere l’anima verso tali evasioni … questo si può comprendere (dico comprendere, non giustificare: perché il peccato non si giustifica mai).
Ma, sinceramente, cari fratelli e sorelle: dopo aver fatto ciò che è male si è felici? Il cuore ha trovato la Pace che cercava?...
Torniamo – mentre il Signore nella Sua sconfinata Bontà ancora ce ne dona il tempo propizio -, torniamo al Suo Cuore, carissimi.
E queste parole - in Nome di Cristo - desidero oggi rivolgerle, con ancora maggior forza di carità e luce di verità, a quelle persone che sono le tristi protagoniste di questi filmati, di queste fotografie.
Per amor del Cielo, vi supplico: cessate di offendere Dio e di condurre così tante anime sulla via della perdizione!
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Ma se anche le colpe commesse, e gli scandali provocati, fossero più numerosi della sabbia sulla spiaggia del mare, non abbiate paura. Io oggi vi dico: fratelli, sorelle, non abbiate paura di Dio.
Il Suo Amore Misericordioso, infatti, è infinito: molto, molto più grande di quante gravi iniquità una persona umana possa commettere.
Ma, vi supplico, tornate a Lui.
Gesù vi aspetta a braccia aperte, care anime. Lui ha sofferto ed è morto confitto in Croce, proprio per questo: per donarci la Salvezza e la Vita eternamente felice, nel Suo Cielo.
Apriamo il Vangelo di Gesù e leggiamo le Sue Parole di Immensa Misericordia: l’abbraccio del Padre al figliol prodigo; la pecorella smarrita che il Buon Pastore - con gioia perché l’ha ritrovata! - si pone sulle spalle e riconduce nel Suo Ovile di Pace vera; il Perdono di Cristo: alla donna adultera, a Matteo il pubblicano; al buon ladrone in croce …
Il Padre ha donato il Suo unico Figlio per la nostra redenzione dal male: Dio non vuole che moriamo eternamente!
Lui desidera averci vicini a Sé – per sempre – nella Sua Meravigliosa Dimora, il Cielo.
Il Signore chiede a ciascuno di noi di non chiuderGli più oltre la porta del cuore … e di lasciare, invece, che fiorisca nella nostra interiorità il sincero pentimento per il male commesso e, mediante l’incontro con Lui nella Santa Confessione, torni a regnare nell’anima la Luce della Grazia dello Spirito Santo.
Pentiamoci dei nostri peccati, carissimi, e cerchiamo, con l’aiuto di Gesù, Dio e dolce fratello nostro, di camminare, giorno per giorno, nella Vita nuova: quella che il Redentore ci ha acquistato a prezzo di tutto il Suo Sangue Prezioso, effuso con tanto Fuoco d’Amore, sul duro Legno della Santa Croce.
Coraggio! Il nostro Dio è il Dio della Pace e della Speranza.
Ascoltate come anche la Chiesa Sposa ** ci invita a grande confidenza nel Cuore del Divino Salvatore:
“A te verrà magnanimo
il Sommo Re pacifico:
tu non temere, accogliLo!
È mite e clementissimo.”
Così sia.
Vieni Signore Gesù!
Regna in tutti i cuori!
Alla maggior gloria di Dio, che è l’uomo vivente.
Sabrina Luraschi Corbetta
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* Pio XII: «Il più grande peccato di oggi è che gli uomini hanno perduto il senso del peccato» (Radiomessaggio a chiusura del Congresso catechistico nazionale degli Stati Uniti in Boston, 26 ottobre 1946).
** Inno della Domenica delle Palme, secondo il Rito Ambrosiano.