9 settembre 2023
Sia lodato Gesù Cristo!
“Non si permetta al comunicando di intingere da sé l’Ostia nel calice, né di ricevere in mano l’Ostia intinta.”
(Redemptionis Sacramentum, n. 104)
Recentemente, in una chiesa appartenente alla Diocesi Ambrosiana, nel corso di una Santa Messa - durante la Quale si festeggiava un anniversario di Matrimonio - mio marito e io abbiamo assistito - purtroppo! - all’ennesimo abuso commesso contro il Santissimo Sacramento.
In concreto è successo questo: prima di porsi a comunicare (come di consueto) i fedeli presenti, il sacerdote celebrante si è avvicinato ai due sposi con il Sacro Calice e, nel piattello, due Particole.
Prima l’uno e poi l’altra, gli sposi che ricordavano dinanzi a Dio il loro anniversario, hanno intinto l’Ostia Santa nel calice contenente il Prezioso Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo, e si sono da sé stessi comunicati.
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Il modo in cui queste persone hanno ricevuto la Comunione – prendendoLa in mano e immergendoLa loro stessi nel calice – va chiaramente contro le norme liturgiche: è un abuso.
In questo caso, il sacerdote ne è in primis il responsabile, in quanto ministro dell’Eucaristia.
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Cari fratelli e sorelle, credenti in Gesù Cristo.
Umilmente e con amore, offriamo riparazione a Dio per questo e per tutti gli altri innumerevoli gravi abusi, sacrilegi, profanazioni di cui Cristo Eucaristico è l’Adorabile Vittima.
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Lo Spirito Santo illumini Vescovi, sacerdoti e fedeli a credere - con fede limpida e certa - che nel Santissimo Sacramento dell’altare è Realmente Presente la Persona di Gesù Cristo, Dio e Uomo, nostro unico Salvatore.
E a comportarsi, dunque, di conseguenza: con devoto amore e con estremo rispetto verso Dio: adorando il Verbo Incarnato, Gesù Cristo – lo ripeto – Realmente Presente nel Mirabile Sacramento del Suo Corpo e del Suo Sangue.
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E i sacri ministri osservino - con obbedienza dettata dalla carità, a Dio e al prossimo - le norme liturgiche che la Madre Chiesa ha disposto proprio a tal fine: ossia affinché al Signore Gesù, presente nel Sacramento Eucaristico, siano tributati amore, adorazione e sommo rispetto.
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Ricordate, reverendi sacerdoti, che i Santi Sacramenti sono Segni efficaci della Grazia Divina, di cui voi siete stati costituiti ministri, cioè servitori – per amore a Dio e alle anime – e non padroni e arbitri.
E che del modo in cui Li amministrate dovrete un giorno rendere conto a Dio.
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Nostro Signore Gesù è già molto, molto – e continuamente - offeso dai mondani - cioè da coloro che hanno consapevolmente deciso di vivere schiavi del mondo, secondo la carne (Lettera ai Romani 8, 3-11)).
Che almeno all’interno della Sua Chiesa il Signore possa trovare quell’amore e quel rispetto che Gli sono infinitamente dovuti: Gesù Cristo, infatti, è morto confitto in Croce per la salvezza di ciascuno di noi.
Non dimentichiamolo mai.
La Santissima Eucaristia è il Memoriale della Sua dolorosa e beatifica Pasqua.
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Amore, adorazione, riparazione e lode perenne a Gesù, Dio e Uomo, Realmente Presente nel Santissimo Sacramento dell’altare. Amen.
https://www.messaggidelsacrocuore.it/2017-03-04-amore-adorazione-riparazione-e-lode-perenne-a-gesu
Sabrina Luraschi Corbetta