29 novembre 2025
Sia lodato Gesù Cristo!
Cari fratelli e sorelle, oggi, con i Primi Vespri, la Chiesa di Gesù entra nel tempo forte - tempo di luminosa letizia e di serena austerità - che ci esorta a disporre le anime nostre alla Nascita del Salvatore: a voi tutti, di cuore, santo Avvento del Signore!
Premessa
Trattando a proposito dell’Essenza Divina e delle ineffabili Operazioni intercorrenti tra le Tre Persone, devo necessariamente fare uso di parole umane, e quindi impostare questo argomento (che espongo oggi solo in sintesi) come un discorso formulato in atti successivi.
La realtà però è che quanto sto per affermare avviene da sempre e ora e per sempre nella Vita intratrinitaria.
Faccio uso di una similitudine: infatti, il Fuoco di cui arde la Trinità Santissima non ha, e non può avere, assolutamente alcun paragone con qualsiasi cosa creata.
Preciso poi che quanto sto per affermare non è frutto di studio teologico (che io non ho). Dunque, mi esprimo con termini semplici.
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Pensiamo ad un triangolo equilatero. Ai due lati superiori vi sono il Padre e il Figlio; nella punta inferiore del triangolo, lo Spirito.
In un Infinito Incendio di Amore - Amore inteso come Purissima ed Eterna Carità - vi sono tre Fiamme ardentissime: un solo Dio in tre Persone uguali e distinte.
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- Per inciso: a tal proposito, dal Libro del profeta Isaia (33, 14.16), porto alla vostra attenzione le parole evidenziate in colore rosso:
Hanno paura in Sion i peccatori,
lo spavento si è impadronito degli empi.
«Chi di noi può abitare presso un fuoco divorante?
Chi di noi può abitare tra fiamme perenni?».
Chi cammina nella giustizia e parla con lealtà,
chi rigetta un guadagno frutto di angherie,
scuote le mani per non accettare regali,
si tura gli orecchi per non udire fatti di sangue
e chiude gli occhi per non vedere il male:
costui abiterà in alto,
fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio,
gli sarà dato il pane, avrà l'acqua assicurata.
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L’eterna spirazione dello Spirito Santo è opera del Padre e del Figlio: ove Essi si uniscono divampa l’Eterno Incendio dello Spirito.
Il Divino Paraclito è la terza Persona della Beatissima Trinità: è Fuoco Eterno la cui Luce risplende e la cui Fiamma arde ugualmente come è del Padre e del Figlio.
Dicendo “ugualmente” intendo sottolineare che il fatto che lo Spirito proceda dal Padre e dal Verbo, non significa che Egli sia in qualche modo “minore” di Loro. Assolutamente no.
Lo Spirito Santo è l’Amore del Padre e del Verbo.
Quindi, accantonare il Filioque - accettando “senza problemi” che lo Spirito Santo procederebbe solo dal Padre -, per favorire un falso ecumenismo, è un grave errore.
Infatti, così facendo, in pratica si accetta di professare una Vita intratrinitaria incompleta, pur di accordarsi (in qualche modo) con i fratelli separati.
Unità nella Fede? Sì, quella vera, però. Quella professata integralmente nel Cristianesimo Cattolico.
È in questa Fede che il Papa è chiamato espressamente da Cristo Signore, a confermare la Chiesa di Gesù.
Sabrina Luraschi Corbetta