STORIA: fondato in Arabia (terra di allevatori politeisti) da Muhammad ibn Abdallah (Maometto) nel VI sec. d.C.
Incontri decisivi: ricca vedova, carovanieri ebrei e cristiani, angelo Gabriele.
Il 16 luglio 622, giorno in cui fuggì dalla Mecca a Medina, diede inizio alla loro era.
Dopo la sua morte il popolo arabo, convertitosi in massa, fu guidato religiosamente e politicamente dai califfi (capi militari e religiosi) che ne ordinarono l’espansione attraverso la guerra santa (arrivarono dall’India all’Africa fino in Italia e Spagna); la divisione sotto i sultani (capi politici) portò nello scorso secolo ad una riforma religiosa.
Alla sua morte, gli oggetti di Maometto furono messi nella Ka’aba alla Mecca, poi gli Ottomani le portarono a Istambul nel palazzo reale, il Topkapi.
Oggi: sono circa 1 MLD e mezzo tra Asia e Africa, soprattutto, ma in continua espansione anche in Europa.
Due sono le correnti interne:
i sunniti: sono il 90% dei mussulmani; sono ortodossi, conservano fedelmente, la tradizione cioè la Sunna; sostennero i califfi (capi di stato che controllano che la Legge sia rispettata) come discendenti del Profeta; seguono gli ulama, o dottori della legge; l’imam è solo un animatore della preghiera in moschea;
gli sciiti: sono il 10%; seguaci di Alì, genero del Profeta, come successore; ora guidati dagli imam che interpretano il Corano e la Legge; hanno il culto della personalità dell’imam, che è capo religioso e anche politico; integralisti e rigorosi; paesi a maggioranza sciita sono l’Arabia Saudita, l’Iran, l’Iraq, lo Yemen, la Siria.
In Italia: 700 mila (di cui 10 mila ex cristiani), 5% frequenta; 214 moschee; presenti Islam Ortodosso (sunniti) e Islam integralista (sciiti), e fra questi anche Islam rivoluzionario (jihad)
LIBRO SACRO: il Corano (dall’arabo Qur’an = recitazione, all’inizio fu recitato per alcuni secoli, poi fissato in testo scritto) contiene la rivelazione che Maometto riceve dall’arcangelo Gabriele in 114 sure o capitoli.
Poi è nata la Sunna, episodi e racconti su Maometto, e da essa la Shari’a, la Legge, che fissò le norme comportamentali (il diritto penale).Le correnti più radicali dell'Islam avrebbero voluto il ritorno rigoroso all’applicazione delle leggi come erano un tempo, senza adeguamenti.
Molto rispetto verso la Bibbia, anche se letta in modo islamico: es. Gv 16, 7-14 direbbe che Gesù doveva morire per far arrivare non lo Spirito Consolatore (Parakletos) ma il Profeta degno di lode (pariklytos), cioè Muhammad, che avrbebe portato la verità...
DIO: i nomi di Dio sono 4.000: 100 nel Corano, e 99 noti a tutti (il più usato è Allah, il Dio, uno invece è nascosto, accessibile solo a pochi che hanno particolare e profonda conoscenza di Allah.
Allah non è incontrabile, ma si fa vicino attraverso i suoi molti profeti: Noè, Abramo, Mosè, fino a Gesù (grande profeta) ma soprattutto Maometto, l’ultimo e il più grande di tutti i profeti.
CREDO: deve totalmente seguire (Islam = abbandono) la religione che lo orienta nella vita spirituale ma anche in quella culturale, economica, politica, perché Dio è in tutto e vuole entrare in tutto (ecco perché le leggi comuni dello stato coincidono con i dettami del Corano).
La religione islamica è tratta completamente da quella ebraica e da quella cristiana di cui è palesemente, per propria ammissione, la prosecuzione e le pienezza.
Cinque punti fondamentali:
professare la fede in Dio (ciò che salva l’uomo, anche solo con un dito);
pregare (vedi sotto);
fare l’elemosina (obbligatoria);
fare digiuno rituale (vedi sotto);
fare un pellegrinaggio in vita (vedi sotto).
Gli integralisti aggiungono anche la jihad (la guerra santa).
Chi muore muslim (sottomesso) aspetta fino al giudizio universale per conoscere il suo destino. Solo chi è morto martire invece entra subito in paradiso (giardino di acqua, cibo, frutta, fanciulle). Allah Misericordioso, però, salverà (magari non subito) anche coloro che hanno solo professato la fede, senza aver seguito le rigide norme della tradizione.
Fra queste regole ci sono: le nozze poligamiche fino a 4 donne, purché sia assicurato a tutte lo stesso tenore di vita;
divorzio solo maschile e anche in assenza di motivazioni; matrimonio tra musulmano e altra permesso ma non donna islamica con uomo di altra religione;
consiglio del Corano di coprire interamente il corpo della donna (ma non il volto, come invece in certe culture);
applicazione della shariah (regole tradizionali) per taglio mano in caso di furto e lapidazione femminile in caso di adulterio.
RITI: sono molti; ogni giorno ci si dedica alla PREGHIERA: il muetzin dal minareto richiama alla preghiera dicendo Allah è grande, non c’è altro Dio che Allah, venite alla preghiera, non c’è altro Dio che Allah;
occorre essere puri per cui ci si lava 3 volte mani, bocca, naso, volto, orecchie, piedi (accanto spesso si trovano gli Hammam, saune di acqua calda-fredda);
in 5 momenti (prima dell’alba, a mezzogiorno, nel pomeriggio, al tramonto, a notte completa), a capo coperto, dovunque purché su tappeto (spazio separato), verso La Mecca, in 4 posizioni.
Un giorno alla settimana (il VENERDI’) è dedicato al culto di Allah: ci si astiene dal lavoro e nella moschea (sotto la guida dell’imam) si ascolta lettura e commento del Corano;
per un mese intero (sui 12 lunari) si attua il digiuno rituale (il 9° di RAMADAN): dall’alba al tramonto non si può toccare cibo di nessun tipo.
Almeno una volta nella vita, il PELLEGRINAGGIO (alla Mecca, dove la moschea sacra centrale può ospitare fino a 300 mila fedeli oltre ad altre 150 piccole altre moschee, minareti, 15 scuole-madrase, biblioteche, ecc., o a Medina o Gerusalemme, nell’ultimo mese lunare dell’anno, 7 giri attorno alla Ka’ba in veste bianca baciando la pietra nera, con corsa fino a Mina dove lapidano il “diavolo” e sacrificano animali). Vedi in allegato sotto, viaggio con Google Earth alla Mecca.