476 d.C.: cade l’impero romano… numerose sono le invasioni dei barbari (Unni, Eruli, Burgundi, Vandali, Ostrogoti, Visigoti, e poi Longobardi).
Conseguenze: cade l’ultimo imperatore (Romolo Augustolo), e con lui l’esercito, l’ordine (la legge), la sicurezza, la cultura (scuole e libri vanno in rovina), il lavoro (campi e allevamenti - depredati - vengono lasciati all’incuria)…
Regna ovunque disordine e paura… e si fugge in luoghi sicuri (monti e caverne) con un ritorno alla vita selvatica.
Nei centri abitati restano come riferimento solo gli uomini di Chiesa (i presbiteri) che prendono la guida delle popolazioni, non solo spirituale, ma anche temporale: organizzano la comunità, giudicano i reati, ecc., e in cambio chiedono una sorta di ricompensa attraverso una tassazione a proprio favore (la decima).
Grazie a donazioni di vasti territori la Chiesa diviene il maggior proprietario terriero (specie in Italia), divenendo diretto e legittimo (anche con documenti falsi) discendente dell’Impero Romano e dei suoi beni immobili.
Dal 500 (con papa Gregorio Magno) emerge la figura del vescovo di Roma quale vescovo più importante di tutti, e quando nell’800 rinasce la figura dell’imperatore (Carlo Magno) inizierà anche il contrasto tra la Chiesa e l’Impero, che durerà per secoli.
Il contrasto tra papa e imperatore (d’Oriente) darà vita allo Scisma d’Oriente, che spaccherà per la prima volta il cristianesimo.
A dare una svolta alla Chiesa ci penserà l’intuizione di Benedetto da Norcia che darà vita alla moda del monachesimo, uno stile nuovo fatto di preghiera e lavoro (grande novità!).
Due mode dunque per i giovani del Medioevo: uomo di Chiesa e uomo di armi, e ora due modi di essere uomo di Chiesa: prete e monaco.
I monaci, e la moda del pellegrinaggio dall’anno 1000, ridaranno all’Europa sicurezza ed evoluzione decisive.
Il Medioevo è anche il tempo della nascita di una importantissima religione: l’Islam, e questo porterà a combatterla a lungo con le crociate, sorte (oltre che per riprendere in mano i luoghi sacri del cristianesimo) soprattutto per salvaguardare le rotte commerciali con l’Oriente e mantenere la ricchezza europea.
Grande lezione di vita infine arriva alla Chiesa dalla figura di Francesco d’Assisi, il santo più importante d’Italia, che vive con serietà assoluta il Vangelo, e dà vita (accanto a preti e monaci) alla figura dei frati (laici al servizio dei poveri); amante della natura e della povertà, primo poeta italiano, primo stigmatizzato della storia.
ALTRI EPISODI SALIENTI:
Monachesimo come soluzione; dove nasce (con Antonio e Pacomio in Egitto) e perché (bisogno di sicurezza e studio/preghiera);
Benedetto da Norcia: la sua vita; le sue idee rivoluzionarie: la Regola, il monastero come riferimento sociale, la sicurezza (le mura di cinta), il lavoro quale valore (bonificare, disboscare, coltivare, allevare), la cultura (gli amanuensi); la diffusione;
Esempi di evangelizzazione: Cirillo e Metodio, Colombano;
Francesco d’Assisi: nella Chiesa ricca e potente, un giovane ricco ed estroverso umbro dopo aver incontrato la guerra, il dolore e il Vangelo di Cristo, cambia improvvisamente la sua vita e quella di tutti coloro che lo incontrano; abbandona le ricchezze familiari per dedicarsi totalmente ai poveri e diventa povero anche lui, vivendo il Vangelo in modo rigoroso, immerso e rispettoso della natura, lancia un messaggio di tale forza morale da portare dietro di sé tanti giovani e dare vita ad un ordine, i frati (fratelli) minori, non preti e non monaci, che cambieranno la Chiesa cristiana. Giotto a fine Duecento lo celebrerà affrescando le pareti della Basilica di Assisi con episodi della sua vita
[pagine dal libro "Luce del mondo": pp. 212-223.236-237.242-249]
I pellegrinaggi (esempio di globalità antica)