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Giuseppe Puglisi. Nasce il 15 settembre 1937 a Brancaccio, quartiere periferico di Palermo, da una famiglia modesta (il padre calzolaio, la madre sarta). A 16 anni, nel 1953 entra nel seminario palermitano.
Da prete matura la sua attività educativa rivolta particolarmente ai giovani. Nel 1970 viene nominato parroco a Godrano un paesino della provincia palermitana che in quegli anni è interessato da una feroce lotta tra due famiglie mafiose. L'opera di evangelizzazione del prete riesce a far riconciliare le due famiglie. Dal 1978 al 1990 riveste diversi incarichi: è anche docente di religione.
Nel 1990 viene nominato parroco a San Gaetano, nel quartiere Brancaccio di Palermo, controllato dalla criminalità organizzata attraverso i fratelli Graviano, capi-mafia legati alla famiglia del boss Leoluca Bagarella. Qui inizia la lotta antimafia di don Pino Puglisi. Egli non tenta di portare sulla giusta via coloro che sono già entrati nel vortice della mafia ma cerca di non farvi entrare i bambini che vivono per strada e che considerano i mafiosi degli idoli, persone che si fanno rispettare. Egli infatti attraverso attività e giochi fa capire loro che si può ottenere rispetto dagli altri anche senza essere criminali, semplicemente per le proprie idee e i propri valori. Don Puglisi tolse dalla strada ragazzi e bambini che senza il suo aiuto avrebbero iniziato con piccole rapine per poi arrivare allo spaccio. Soprattutto il fatto che egli togliesse giovani alla mafia diede molto fastidio ai boss, che lo considerarono un ostacolo, e decisero di eliminarlo, dopo una lunga serie di minacce di morte.
Il 15 settembre 1993, il giorno del suo 56º compleanno, venne ucciso da Cosa Nostra, davanti al portone di casa. Salvatore Grigoli, accusato di 46 omicidi tra cui quello di don Puglisi, e Gaspare Spatuzza, con un colpo alla nuca, sono i killer; raccontano le ultime parole di don Pino prima di essere ucciso: un sorriso e poi un criptico "me lo aspettavo". Sono condannati all'ergastolo, come anche Filippo e Giuseppe Graviano, boss del quartiere.
Nel 2013 Pino Puglisi viene stato proclamato beato e primo martire della Chiesa cattolica per mafia.