MA DIO ESISTE OPPURE NO?
Possiamo considerare l'esistenza di due diverse teorie davanti alla storia che abbiamo raccontato, l'incredibile storia dell'origine dell'Universo.
La prima è la teoria del Caso: cioè, per caso è esplosa la massa gassosa compressa; per caso un elemento di essa si è fermato in questo preciso punto dell'Universo, non troppo lontano né troppo vicino alla sua stella (il Sole); per caso lì è nata la vita che per caso si è trasmessa ed evoluta in questo preciso modo; e per caso i miei genitori un giorno si sono amati ed io sono nato; e sempre per caso sto scrivendo in questo momento; e per caso un giorno morirò (anche se, ovviamente, l'aldilà non può esistere, perciò gli uomini non hanno un destino)...Tutto può essere (e può non essere), ma ogni cosa accade così, per caso...
le principali idee dell'ateismo sono queste:
- per spiegare le cose basta solo la scienza; la religione è un insieme di favole, belle ma false, frutto di illusioni;
- nessuno ha mai visto Dio: come si fa a dire che esista, allora?
- se si trovasse in cielo, come dicono i credenti, come mai quando ci siamo andati con i razzi spaziali - non lo abbiamo incontrato, né lui, né il paradiso?
- tutte le teorie dei credenti sono dei miseri e vani tentativi di rispondere alle grandi domande ma Dio comunque non esiste;
- se Dio esiste ed è buono, come dicono alcuni credenti, perché esiste il male nel mondo? e perché i giusti spesso sono puniti col dolore?
- Dio è un essere inutile (lo preghi e non succede niente!), perchè incapace di togliere il dolore; ma allora non può essere un Dio, se è incapace...
- ma se Dio invece non vuole togliere il male allora è cattivo, e comunque non può essere un Dio (buono);
- se infine non sa come fare a togliere il male, allora non è onnipotente, non sa fare tutto, e quindi ancora non può essere un Dio;
- se poi sa tutto, saprebbe anche che soffrirò o che farò del male: e allora perché non me lo impedisce?
- quindi, solo gli atei sono veramente pacifici: la religione ha generato violenza e fanatismo perchè le persone religiose credono di possedere la verità e di essere sempre nel giusto; contro la certezza dei credenti gli atei hanno costruito il DUBBIO come metodo: l'ateo è sempre scettico, su tutto;
- i credenti, inoltre, sono dei moralisti, giudicano gli altri in nome del loro Dio, e perciò sono presuntuosi.
Esiste anche un'altra teoria; quella dell'esistenza di un Dio. Questa parola è stata scelta per indicare
un Essere spirituale (cioè senza un corpo mortale, una sorta di motore invisibile),
Assoluto (cioè, un anima superiore, capace di ogni cosa),
Onnipotente e Creatore (cioè origine del Big Bang, ma anche alla fine di ogni cosa, cioè predispone un destino per ciascuno di noi);
dotato di una sua precisa Volontà (per cui l'uomo può chiedersi se tale essere è Buono, o se è Cattivo, oppure se è ora Buono e ora Cattivo nei nostri confronti);
ma anche se è un solo essere (monoteismo) oppure tanti esseri (politeismo);
e dove si trovi (e si parla di dio trascendente, se si pensa che si trovi oltre le cose, come dicono le principali religioni monoteiste;
oppure si parla di un dio immanente, se si pensi che esso si trovi dentro le cose, come pensano le principali religioni politeiste).
Di certo, questo Essere, che ha dato vita a tutti gli altri, non può essere nato da qualcuno * (perché altrimenti sarebbe quest'altro un Dio); perciò esiste senza essere nato: quindi non ha vita (che altrimenti potrebbe perdere) ma è vita, è Eterno; e questa vita la dà agli altri attraverso l'amore, che anch'esso non ha ricevuto ma che dona perchè anche gli altri possano trasmettere a loro volta vita: quindi, non ha amore ma è amore. Se un simile essere esiste, allora, esso è Vita e Amore, e ovunque sia vita e amore, egli sta agendo lì, in quel momento...
Le prove che Dio esiste possono essere:
- Dio è Amore; l'amore esiste, dunque Dio esiste!
- Se le cose hanno avuto un'origine, qualcuno deve avergliela data (come una madre genera un figlio...)
- se esiste una cosa più grande di un'altra, allora deve esistere la cosa più grande di tutte, e questa è Dio
- se esiste una cosa migliore di un'altra, allora deve esistere la cosa migliore di tutte, e questa è Dio
- Dio non ha generato il male: è l'uomo che lo genera; e Dio ci aiuta più di quanto noi crediamo e sappiamo, solo che non si vede...
- la prova che Dio ci è vicino è Gesù: Dio si è incarnato in un uomo per stare vicino agli uomini, e ha sofferto (morendo in modo atroce) per dare esempio di come affrontare il male
e poi, esistono persone violente, fanatiche e presuntuose anche fra gli atei...
- esistono associazioni umanitarie di solidarietà civile atee? i credenti invece ne hanno create un'infinità nel nome del loro Dio...
- credere o meno in Dio è una libertà che Dio stesso ci ha concesso: noi però dobbiamo scegliere, tra credere nel Caso e in un Disegno d'Amore su di noi...
E ALLORA, COME PUO’ ESSERCI VITA SU QUESTO PIANETA?
E’ SUCCESSO PER CASO OPPURE E’ STATO UN ATTO DIVINO?
Circa l’origine dell’universo e della vita, molti scienziati ritengono che tutte le forme di vita sulla Terra siano originate per caso da una o più cellule primordiali semplici: poi, alcune di queste sostanze chimiche si sono inizialmente unite (sempre in modo del tutto spontaneo) e abbiano formato molecole più complesse; infine, abbiano iniziato a replicarsi e dare vita alle molte specie diverse esistenti.
A tutt’oggi l’evidenza scientifica indica che la vita può venire solo da altra vita. Come è possibile, infatti, che, andando a ritroso, questa legge fondamentale e indiscussa (vita dalla vita) possa essere stata infranta proprio solo all’origine? Può la vita aver avuto inizio da materia inanimata? Non è mai stata data alcuna prova empirica della comparsa spontanea della vita sulla Terra in un serio esperimento in laboratorio. Credere, allora, che una cellula vivente, anche semplice, si sia formata per caso da materia inanimata richiede un vero e proprio atto di fede pari a quello di chi crede alla presenza di un Dio creatore.
Ragioniamo: per sopravvivere una cellula ha bisogno dell’azione congiunta di almeno tre molecole complesse: DNA, RNA, proteine. Queste ultime sono composte da amminoacidi (in una cellula semplice ce ne sono fino a 200) in sequenza molto precisa. Le probabilità che una proteina, magari anche di soli 100 amminoacidi, si possa formare per caso sono pari una su un milione di miliardi. Infatti, per sintetizzare le proteine serve RNA, ma per produrre RNA servono le proteine. Per cui sostenere la tesi del Caso significa credere che RNA e proteine dovrebbero essere comparse (per caso) nello stesso momento e nello stesso posto dell’universo; non solo: dovrebbero anche aver potuto interagire, generando in quel modo una forma di vita capace di auto-replicarsi e autosostenersi. Per cui, occorre accettare due difficilissime ipotesi: a) proteine e RNA si sono formati indipendentemente le une dall’altro (per caso, nello stesso posto, nello stesso momento) e b) dovrebbero anche essere riuscite a interagire; per il momento una teoria davvero difficile da credere.
Davanti alla precarietà di questa teoria altri scienziati (sempre rifiutando l’intervento creatore di un Dio), hanno voluto/dovuto ipotizzare che le prime cellule, o i loro costituenti principali, siano arrivati dallo spazio. Francis Crick (che contribuì alla scoperta della struttura a doppia elica del DNA), per esempio, riteneva che questa molecola non potesse essere il prodotto di una serie di eventi casuali e perciò ipotizzò che esseri extraterrestri intelligenti avessero fatto arrivare il DNA sulla Terra: ma in questo può davvero diventare una teoria più credibile?
Altrettanti dubbi genera la teoria dell’evoluzione: premesso che Darwin non volle mai porre la sua teoria in contrapposizione con affermazioni religiose, essa oggi viene presentata soprattutto come l’idea che una lunga serie di eventi fortuiti abbiano dato origine alla vita, e poi che un’altra serie di eventi fortuiti e casuali abbiano generato la strabiliante varietà e complessità di tutte le forme di vita. In assenza di prove della prima ipotesi, però, anche la seconda vacillerà di molto. E ciò genererà altri dubbi, come: 1) il modo in cui il DNA è compattato nei cromosomi è talmente efficiente che è stato definito “un capolavoro di progettazione”: è possibile che sia il risultato di eventi fortuiti e casuali? 2) Il DNA ha una capacità di immagazzinare informazioni che, persino nell’era informatica in cui viviamo, rimane ineguagliata: se gli esperti di informatica non possono raggiungere questi risultati, come può averlo fatto la materia inanimata e priva di intelletto? 3) Per funzionare il DNA deve essere copiato, letto e controllato da un’infinità di complesse macchine molecolari chiamate “enzimi”, le quali devono collaborare con precisione e tempismo cronometrico: è possibile che macchine complesse ed efficienti si formino per caso? Ecc. ecc.
Questo universo contiene qualcosa di più che gas inerti, stelle fiammanti, pianeti morti: c’è vita. Su uno di questi pianeti, circa 5 miliardi di anni fa, atomi e molecole iniziarono a espandersi, sviluppandosi in cellule vitali, microrganismi, batteri, amminoacidi, e poi in piante, e ancora in animali, dando vita a 1.000 miliardi di specie che attualmente abitano in nostro Pianeta. Nel mondo animale c’è poi una spinta all’unione, al legame, alla comunione; molti animali tendono naturalmente a raggrupparsi, spesso in strutture sociali complesse, e mostrano non solo istinti, ma anche emozioni, segni di affetto, persino intelligenza: le madri si prendono cura dei loro piccoli con tenerezza sorprendente, li difendono con ferocia, sono capaci di sacrificarsi per loro; i cani salutano il ritorno del padrone con straordinaria gioia ed eccitazione. Anche gli alberi hanno una vita sociale con interscambi di carbonio, di acqua, di nutrienti, di segnali di allarme e di ormoni, attraverso le reti radicali sotterranee, anche con piante di specie diverse; le risorse fluiscono dagli alberi più vecchi a quelli più giovani e più piccoli; e quelli separati dalle connessioni sotterranee hanno più probabilità di appassire e morire.
Da dove viene tutta questa straordinaria energia chiamata “vita”? Dobbiamo davvero concludere che questa spinta, questa incredibile diversità sia una casualità?