Per seguire le tempeste che si sviluppano nelle regioni generatrici di cicloni si usano satelliti geostazionari e ad orbita polare. Una volta che una potenziale minaccia è stata identificata, i sistemi di previsione meteorologici regionali stimano la forza, il percorso e l’eventuale arrivo sulla terra della tempesta. Uragani e tifoni avanzano lentamente sul mare, così i sistemi di sorveglianza delle tempeste possono dare un preavviso di diversi giorni – un tempo di preparazione vitale per le popolazioni a rischio di essere colpite.
Sfortunatamente, come ha dimostrato l’uragano Mitch, è relativamente facile seguire le tempeste, ma molto più difficile prevedere il loro futuro percorso. Uragani e tifoni seguono traiettorie curve, allontanandosi dai tropici, ma condizioni locali come variazioni della temperatura superficiale spesso li fanno deviare dalla loro rotta originale. L’uragano Mitch fu particolarmente erratico: dopo essersi diretto a nordest attraverso i Caraibi, girò improvvisamente a sud prima di ripassare attraverso il Messico e dirigersi verso il mare.
IN AVVICINAMENTO
Visto da satellite, l’uragano Fran gira a spirale vicino la costa atlantica degli USA nel 1996. L’uragano inflisse estesi danni alla Nord Carolina.