Gli scienziati generalmente concordano che il riscaldamento globale è un fenomeno antropogenico, non il risultato di cambiamenti climatici naturali. Gli aumentati livelli di anidride carbonica sono la causa principale, ma altri gas serra come il metano e i clorofluorocarburi (CFC) giocano anche un ruolo importante. Prevedere gli effetti del riscaldamento globale è estremamente difficile, perché sono coinvolte molte variabili.
Tuttavia, i sistemi dinamici della Terra – come la circolazione atmosferica e le correnti oceaniche – significano che il riscaldamento non si sentirà ugualmente in tutto il mondo.
Secondo le attuali previsioni al computer, le aree alle alte latitudini sperimenteranno il riscaldamento più rapido nei prossimi 50 anni. Questo fenomeno si può già vedere nella Penisola Antartica, dove le temperature estive sono salite di 2°C dagli anni ’60. Paradossalmente, le parti più calde del mondo possono anche sperimentare periodi abnormemente freddi con il cambiamento dei modelli meteorologici.
UN MONDO CHE SI RITIRA
Un quinto del ghiaccio marino estivo dell’Artico potrebbe scomparire nel 2050. Poiché il ghiaccio marino è usato dagli orsi polari quando cacciano, il suo declino minaccia la loro sopravvivenza.
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