Su una carta meteorologica, la posizione di un fronte è indicata dove incontra il suolo, ma i fronti si estendono anche verso l’alto, spesso senza interruzione fino alla tropopausa, il confine tra troposfera e stratosfera. I fronti sono larghi 100-200 km, e si formano lungo i bordi delle masse d’aria. Sono anche inclinati, così un sistema frontale, comprendente un fronte caldo e uno freddo con l’aria calda tra di essi, ha piuttosto la forma di una scodella, ma con bordi ineguali. Il fronte caldo ha un’inclinazione di circa 0,5°-1°, e il fronte freddo di circa 2°. I fronti freddi viaggiano ad una velocità media di 35 km/h, e i fronti caldi a 24 km/h. A livello del fronte freddo, l’aria fredda si insinua sotto l’aria calda, costringendola a salire ripidamente verso l’alto lungo la linea del fronte. Si sviluppano forti correnti convettive, che portano alla formazione di nuvole temporalesche e ad intense precipitazioni. I fronti freddi sono spesso associati a sistemi di bassa pressione e a condizioni instabili, soffiando da una regione di alta pressione. A livello del fronte caldo, l’aria calda sale sopra l’aria fredda più gradualmente. L’umidità nell’aria che sale si condensa, producendo nuvole e precipitazioni, di tipo dipendente dalla rapidità con cui l’aria sale. Poiché si muove più rapidamente, il fronte freddo alla fine raggiunge quello caldo, sollevandolo completamente dal suolo. Questa è nota come occlusione. Si verifica un’occlusione calda quando il fronte freddo sale sopra quello caldo, e un’occlusione fredda quando il fronte freddo si insinua sotto il fronte caldo.
FRONTE CALDO
L’aria sale più lentamente su per il dolce piano del fronte caldo e produce nubi stratiformi. Le nubi avvertono la gente del suo arrivo man mano che il fronte sovrasta la regione davanti ad esso.
FRONTE FREDDO
Il fronte freddo avanza nell’aria calda davanti ad esso, costringendo l’aria a salire su per il relativamente ripido piano frontale. Ciò innesca la formazione di nubi cumuliformi.