La BIBLIOGRAFIA è
la raccolta delle fonti cartacee consultate per la stesura di libri, documenti, articoli e riviste;
La SITOGRAFIA è
la raccolta delle fonti online menzionate, quali siti web e, in generale e tutti gli elementi digitali reperibili in rete.
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Ricercare le informazioni è operazione delicata, in quanto richiede buona capacità nel saper scegliere fonti attendibili.
In funzione degli obiettivi l’elaborato può essere:
di ricerca: quando richiede uno studio approfondito, in quanto l’obiettivo è fornire un nuovo punto di vista o sostenere aspetti originali e innovativi rispetto ad un argomento;
compilativo: quando richiede l’analisi e l’elaborazione di una grande raccolta di fonti, in quanto l’obiettivo è creare una sintesi efficace di tanta letteratura rilevante sviluppata sulla tematica scelta.
L’elaborato, sia esso di ricerca o compilativo, deve contenere:
Indice: la sintesi degli argomenti trattati;
Introduzione: la spiegazione sintetica dell’intento del lavoro e degli obiettivi che persegue;
Corpo del testo: lo sviluppo approfondito dei diversi argomenti trattati;
Conclusioni: la sintesi del contenuto, i possibili sviluppi dell’argomento trattato e i risultati/le soluzioni al problema;
Bibliografia e sitografia: l’elenco di tutti i documenti online e cartacei consultati per la stesura dell’elaborato.
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COME SCRIVERE LA SITOGRAFIA
Esistono regole di base per citare correttamente le fonti digitali utilizzate
A. Menzione di un SITO WEB:
E’ prassi citare la URL.
Ad esempio:
Ministero della Giustizia: https://www.giustizia.it
B. Menzione di un ARTICOLO o di un DOCUMENTO
E’ prassi citare l’autore con nome e cognome, poi l’URL presso cui si trova l’articolo e, possibilmente, l’indicazione della data dell’ultimo aggiornamento del sito.
Alcuni articoli di riviste digitali possiedono il DOI (Digital Object Identifier), un parametro di identificazione permanente che aggiunto a http://dx.doi.org/ e permette di aprire il documento nel browser.
COME SCRIVERE LA BIBLIOGRAFIA
Esistono regole precise per citare correttamente le fonti
A. Menzione di un LIBRO nella bibliografia, è bene menzionare queste voci:
Cognome e nome dell’autore;
Titolo e sottotitolo del libro in corsivo;
Luogo di pubblicazione;
Casa editrice;
Anno di pubblicazione ed eventuale edizione.
Esempio:
Perniola M., L’arte espansa, Torino Einaudi, 2015
Per citare PIÙ LIBRI DELLO STESSO AUTORE,
fai attenzione a disporli in ordine cronologico di pubblicazione.
Esempio:
Calvino I., Il sentiero dei nidi di ragno, Torino, Einaudi, 1947;
Calvino I., Il barone rampante, Torino, Einaudi, 1957.
Se vuoi menzionare un LIBRO SCRITTO DA PIÙ AUTORI,
puoi inserire cognome e nome degli stessi in ordine alfabetico e citare
tutte le voci citate per la menzione del libro con un solo autore.
Esempio:
Centanni M., Daniotti C., Pedersoli A., Istruzioni per scrivere una tesi, un paper, un saggio,
Milano, Bruno Mondadori, 2004.
B. Menzione di un articolo
Cognome e nome dell’autore;
Titolo dell’articolo in corsivo;
Titolo della rivista tra virgolette e preceduto da “in” (scritto in corsivo);
Annualità (indicata con “a.” e in numeri romani) e numero della rivista (indicato con n. e in numeri arabi, in grassetto);
Data di pubblicazione;
Eventuale intervallo di pagine consultate.