"Espressione con cui si fa riferimento al processo mediante il quale, nelle moderne società industriali, vengono suscitate nei consumatori esigenze di accelerata sostituzione di beni tecnologici o appartenenti ad altre tipologie. Tale processo viene attivato dalla produzione di beni soggetti a un rapido decadimento di funzionalità, e si realizza mediante opportuni accorgimenti introdotti in fase di produzione (utilizzo di materiali di scarsa qualità, pianificazione di costi di riparazione superiori rispetto a quelli di acquisto, ecc.), nonché mediante la diffusione e pubblicizzazione di nuovi modelli ai quali sono apportate modifiche irrilevanti sul piano funzionale, ma sostanziali su quello formale. Il fenomeno era stato rilevato già nel 1957 da Vance Packard in The hidden persuaders (1957, trad. it. 1958)."
Tratto da Enciclopedia Treccani.
Nel 1932 il mediatore immobiliare Bernard London propose che tutti i prodotti di consumo avessero una data di scadenza obbligatoria. Successivamente anche il Cartello Phoebus, formato da diverse società che gestivano la produzione/distribuzione delle lampadine ad incandescenza inziò a produrre lampadine con solo 1000 ore di vita al posto delle solite 2500. Le prove di questa truffa vennero trovate in alcuni documenti dove veniva imposto ai produttori di non produrre/pubblicizzare lampadine della durata superiore a 1000 ore. Chi trasgrediva la regola e ne produceva con durata superiore veniva sanzionato.
Ciò avrebbe accelerato i consumi negli Stati Uniti, dando una risposta alla crisi economica.
Dal 1932 tutta la produzione è stata "programmata" per funzionare un medio/breve periodo.
L’azienda chimica DuPont, famosa per le calze di nylon, dopo aver scoperto l'elevata resistenza delle proprie fibre, incaricò i propri scienziati di indebolirle al dine di rendere il tessuto molto più fragile e meno duraturo.
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