I licheni da sempre vengono apprezzati per il loro utilizzo in molti ambiti. Da alcune specie si possono ricavare estratti per tingere la lana e i tessuti, altri licheni possono anche essere impiegati nei cosmetici e nei profumi.
I licheni sono ottimi bioindicatori dello stato di salute dell’ambiente. Grazie alla loro crescita lenta (pochi mm/anno), alla loro capacità di assorbimento e alla loro resistenza, sono in grado di accumulare nel loro tallo metalli pesanti, radionuclidi e altre sostanze inquinanti disperse nell'aria: sono quindi definiti 'bioaccumulatori'. Con la loro presenza/assenza possono essere considerati anche bioindicatori, cioè indicatori viventi dei livelli di inquinamento atmosferico. Infatti nelle aree non inquinate ci sono molti licheni e numerose diverse specie; nelle aree più inquinate sono presenti pochi licheni e solamente le specie più resistenti. Nei casi più estremi il lichene può andare incontro alla morte, tanto che in alcune aree molto inquinate non è possibile osservare nemmeno un tallo: queste zone sono definite 'deserti lichenici'.
I licheni sono sempre più studiati ed utilizzati negli studi di biomonitoraggio dell’inquinamento atmosferico.
Bibliografia:
PIERVITTORI R. Licheni. Conoscerli e utilizzarli, Minerva Ed., Aosta 1998
http://dbiodbs.univ.trieste.it/dryades/ricercaperorganismi.html#licheni