Populus nigra L.
Nell’antichità il Pioppo nero era associato al regno dei morti, l’ingresso del quale era delimitato da queste piante. Nella mitologia greca rappresentava l’albero di Persefone, Dea dei morti incontrata da Ulisse durante il suo viaggio nell’Oltretomba.
In uno dei miti greci si racconta che un giorno Fetonte, figlio del Sole, trovando il carro del padre incustodito, se ne appropriò per guidarlo nel cielo, ma avvicinandosi alla Terra causò molti incendi nei boschi, allontanandosi troppo causò freddo e gelo. L'ira di Giove fu tale che, per punirlo, gli scagliò contro un fulmine. Fetonte, colpito, cadde nel fiume e le sue sorelle, le Eliadi, lo piansero lungamente. Giove allora, preso da compassione, le trasformò in Pioppi, lasciandole allineate lungo l'argine del fiume Eridano. Tuttora in primavera dalle gemme dei Pioppi cadono goccioline di resina che simboleggiano le lacrime delle Eliadi.
Pare si debba a Napoleone la diffusione della varietà italica di pioppo nero, introdotta in Francia a partire dal 1745. Egli la fece piantare un po’ ovunque lungo le strade francesi percorse dalle sue armate, per evitare di farle marciare in pieno sole d’estate e per facilitarne l’orientamento durante l’inverno.
Curiosità: il nome populus (popolo) deriva probabilmente dalla tradizione dei Romani di piantarlo nei luoghi pubblici, rendendo questa pianta molto popolare. Piazza del Popolo, a Roma, deve il suo nome all’antica presenza di alberi di pioppo.
Bibliografia:
https://www.waldwissen.net/wald/baeume_waldpflanzen/laub/wsl_schwarzpappel/index_IT
https://www.floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?t=4172