Il legno morto si trova principalmente nei boschi e nelle foreste integrali cioè non gestite dall’uomo. Si tratta prevalentemente di tronchi e rami caduti al suolo ma anche di ceppaie, e rappresentano una preziosa risorsa per l’ecosistema forestale.
Questo microhabitat è ricchissimo di biodiversità. Animali, batteri e funghi, trovano qui una ricca fonte di nutrimento e rifugio, ma il legno serve anche da substrato per la crescita di muschi e licheni.
Sul legno morto proliferano molti batteri e funghi capaci di decomporre nei loro componenti di base lignina e cellulosa, polimeri molto complessi e difficili da digerire per gli animali.
Gli Scolitidi sono dei piccoli Coleotteri lignicoli; sono solo un esempio dei numerosi coleotteri del legno importantissimi perché con la loro azione demolitrice contribuiscono in modo significativo alla sua decomposizione, offrendo nel contempo un'importante fonte di nutrimento per uccelli, pipistrelli e lucertole.
Il picchio scava nel legno morto cavità per cercare insetti da mangiare e questi buchi sono utilizzati poi come luogo di riparo per piccoli animali: rane, lucertole, serpenti, salamandre e scoiattoli.
Una funzione molto importante del legno morto è quella di proteggere il terreno dall’erosione oltre che rappresentare una riserva idrica per muschi e licheni.
Da non sottovalutare poi la difesa naturale contro valanghe o cadute di massi.
Il legno morto purtroppo causa disordine e pericolo per gli escursionisti e, in genere, sono questi i motivi per cui nei boschi frequentati e gestiti dall’uomo esso viene rimosso.
Bibliografia:
http://www.provinz.bz.it/daksy/it/ambienti_naturali/alberi_senescenti.html
https://www.waldwissen.net/wald/tiere/insekten_wirbellose/wsl_xylobionte_kaefer/index_IT