Siedo per terra mentre entra una luce
nella tacita stanza d’un sonoro blu
niente s’ode fuorché un ticchettio
suona la pioggia sui muri quaggiù
Conto le crepe d’una terrazza ingrigita
conto i secondi che batton la terra
(conto le gocce e lo scosciar dell’acque)
e ‘l numero cresce sempre di più,
dai cieli ai campi ed alla finestra
suona la pioggia sui muri quaggiù
Batte lieve la pioggia fili e piante,
batte lieve sui muschi ed i mattoni,
sulle verdi persiane di finestre
assorte a contemplar cieli infiniti
finir misteriosi su muri immoti:
suona la pioggia sui muri quaggiù.
Si posa il freddo e le bagnate foglie,
il vento move un pendolo sospeso,
chiusi cortili e terrazze lassù
sulla menta e sul timo e su ‘n limone
suona la pioggia sui muri quaggiù
Suona la pioggia agli scuri comignoli
e col fumo l’aere congela nel blu,
ondeggiano i fili di ferro al soffio
intanto suona la pioggia sui muri,
sussurra con voce canora: sei tu?...