f129  Cistotomia percutanea endoscopica

Uomo di 74 anni in esiti di resezione di IV e V segmento epatico e di colecistectomia  per adenocarcinoma a primitività bilio-pancreatica/gastroenterica, con raccolta anteriormente e posteriormente alla trancia chirurgica. La fistola (di tipo C) post intervento era stata trattata con successo attraverso il  posizionamento di pigtail endoscopici nella raccolta e successivamente con la chiusura dell' accesso percutaneo.  Questo aveva consentito il drenaggio per via anterograda della raccolta.
Una volta rimosso lo stent tuttavia, è  residuata una stenosi invalicabile.
Eseguita RMN: raccolta residua IV-V segmento epatico, tratto stenotico della VBP a ridosso della biforcazione con dilatazione a monte dei rami biliari intraepatici.
Decorso post-operatorio complicato da fistola biliare dal dotto di S5 a bassa portata trattata con drenaggio percutaneo della raccolta addominale.
Residua stenosi biliare verosimilmente a livello ilare, già sottoposta a dilatazione con pallone Hurricane 4 mm.

Assiali TC: piccola raccolta residua in prossimità della trancia chirurgica sul IV e V segmento epatico (frecce arancio) e dilatazione della via biliare (freccia verde)

l'endoscopista "dal basso" non riesce  a superare la stenosi prossimale del coledoco (freccia verde) con la guida (freccia rossa) che torna indietro o fuoriesce nella raccolta

 Anche il radiologo interventista "dall'alto" non riesce  a superare la stenosi prossimale del coledoco (freccia verde) con la guida (freccia rossa).
La somministrazione di mezzo di contrasto dimostra la steno - occlusione della via biliare alla confluenza delle vie biliari con opacizzazione tardiva del coledoco e dell'ansa digiunale probabilmente attraverso la raccolta periepatica. 

la guida dell'endoscopista (freccia arancio) finisce sempre nella raccolta rimanendo vicinissima a quella del radiologo (freccia rossa ), senza mai incontrarla


Cysto Gastro-Set/Cystotome with diathermic tip 6F

CISTOTOMO

E' caratterizzato da una punta ad anello elettrificata (diathermic tip) in grado di bucare la parete; vi è inoltre un port laterale per i lavaggi con possibilità di introdurre il mezzo di contrasto.


Nell'immagine a fianco il momento saliente della procedura:  il Dr. Treccani si occupa del posizionamento corretto della punta del Cistotomo, mentre il Dr. Grassia è dedicato all'attivazione della componente elettrificata.

si applica il cistotomo per la via percutanea (freccia blu) la cui punta viene avvicinata il più possibile, con proiezioni oblique, alla guida endoscopica (freccia arancio)

attivazione del cistotomo (freccia blu) che buca la parete della via biliare; dall'estremità del cistotomo si inietta mdc che defluisce nel coledoco (frecce verdi)

la guida dal lato percutaneo, tramite il foro neoformato, riesce a passare nel coledoco e quindi nell'ansa 

la guida dal lato percutaneo viene catturara dall'endoscopio con successiva manovra di rendez vouz;  posizionamento di pallone Hurricane 6x40mm (frecce bianche)

dilatazione del tratto neoformato (freccia verde) con pallone Hurricane 6x40mm (frecce bianche)

posizionamento di una sola protesi endoscopica in plastica da 10F (frecce arancio)  per non aumentare il calibro della fistola con la raccolta

dopo posizionamento di protesi endoscopica (frecce arancio) buon passaggio di mdc a livello dell'intestino tramite drenaggio percutaneo di protezione  (freccia verde) senza evidenza di spandimenti.
Dopo consolidamento del tramite (tra 4 settimane) è previsto multistenting oppure protesi metallica coperta da 10mm.

Tecniche-di-trattamento-delle-lesioni-chirurgiche-delle-vie-biliari.pdf

Tecniche di trattamento delle lesioni chirurgiche delle vie biliari
classificazione delle fistole