Il Volto della Corda un monumento da difendere
Comunicato stampa
Padova, 26 gennaio 2016
In Padovanet, il sito del Comune di Padova, si legge: "Tra l'antico Palazzo del Consiglio e la parte orientale del Palazzo della Ragione si apre il Volto della Corda, grandioso arco di passaggio verso piazza delle Erbe costruito nel 1277, così denominato perché qui i bugiardi, i falliti, gli imbroglioni, i debitori insolventi venivano colpiti sulla schiena con una corda. Le corde rimanevano sempre appese a cinque anelli di pietra infissi nel muro del Volto per ricordare ai venditori di essere onesti. Ancor oggi sono visibili in basso, sulla destra del Volto della corda, le antiche misure padovane scolpite sulla pietra bianca che impedivano ai venditori di imbrogliare gli acquirenti". Peccato che alla bella presentazione non corrispondano la salvaguardia e la cura necessarie.
Quelle misure stanno lì dal 1277 e anziché essere protette come dovrebbe essere per un monumento così significativo, sembrano totalmente dimenticate tanto che gli operai vi appoggiano le transenne, i cartelli e i trabattelli a fine lavoro. Così il povero turista che si volesse avvicinare per studiare le preziose incisioni, dovrebbe anche non notare il bidone per la raccolta del vetro in bella vista.
Che la città sia vissuta è davvero importante, ma che venga dimenticata la più elementare cautela verso un monumento unico per la storia dell'arte oltre che per quella di Padova e del suo commercio, è davvero inaccettabile. Per questo Italia Nostra denuncia con forza il degrado culturale che caratterizza un simile atteggiamento. Se gli operai sono distratti, forse un capo cantiere o un vigile urbano o un amministratore potrebbero vigilare e far sgombrare l'area ridando dignità ad uno degli angoli più significativi di Padova.
La presidente
Maria Letizia Panajotti