Piazza Insurrezione non può essere coperta

Padova, 5 ottobre 2015

L'idea, ventilata dal sindaco Massimo Bitonci, di inserire in piazza Insurrezione una struttura vetrata per ospitarvi un mercato, una sorta di Covent Garden, per usare le sue parole, non ci pare compatibile con il carattere monumentale di questo spazio urbano, caratterizzato prevalentemente dalle architetture del ventennio fascista, spazio mortificato attualmente dalla destinazione a parcheggio. Quest'ultimo, come riconosce anche il sindaco, va giustamente eliminato, ma, ribadiamo, non certo per sostituirlo con una struttura che stravolgerebbe e renderebbe illeggibile la piazza. Quanto all'ipotesi di un parcheggio sotterraneo, essa si scontra con difficoltà pressoché insormontabili, visto che sotto piazza Insurrezione si trova un'area archeologica ricca di reperti di epoca paleoveneta e romana, come dimostrano i risultati degli scavi precedenti.

L'operazione pare problematica anche sotto il profilo commerciale, perché a pochi passi abbiamo già tre ben tre grandi piazze adibite a mercato, e di grande richiamo anche dal punto di vista turistico. In queste condizioni in piazza Insurrezione potrebbe trovare posto solo un mercatino di prodotti di scarsa qualità, visto che dall'altro lato della piazza si articola il sistema dei negozi di lusso. Sempre che non si pensi di spostare in piazza Insurrezione i mercati di piazza dei Signori o di piazza dei Frutti, ma questo è un altro discorso.

Italia Nostra, pertanto, chiede che l'intervento in piazza Insurrezione si risolva nel liberare l'area dalle auto.

La presidente

Maria Letizia Panajotti