Padova, 7 luglio 2021

Al Sindaco di Padova
Sergio Giordani

All’Assessore all’urbanistica
Andrea Ragona

All’Assessore alla cultura
Andrea Colasio

Al Rettore dell’Università di Padova
Rosario Rizzuto

Alla Rettrice eletta dell’Università di Padova
Daniela Mapelli

Alla stampa

Nuovo polo universitario nell’ex caserma Piave

Dopo la validazione regionale, il Comune ha approvato martedì scorso il Piano urbanistico per il nuovo polo universitario nell’ex caserma Piave, un complesso di edifici conventuali e militari che occupa un settore del centro storico compreso fra il Castello e le mura venete ancora caratterizzato da una silenziosa e suggestiva atmosfera medievale e finora risparmiato dalle dinamiche stressanti che interessano altre parti della città intra moenia.

Nelle nostre osservazioni, presentate nel 2017, chiedevamo al Comune di garantire scelte coerenti con la tutela del contesto storico, e non solo con “le necessità di utilizzo da parte dell’Università di Padova”. In particolare chiedevamo che fosse ridotta la previsione di 5 mc/mq (richiesta, va dato atto, accettata dal Comune), e che si calibrassero i numeri e i modi dell’insediamento universitario sulla base delle peculiarità del sito – in origine convento di Sant’Agostino – e la necessità di conservarne gli spazi verdi.

La scelta iniziale dell’Università è stata tuttavia confermata e così nell’ex caserma sarà ospitato l’intero polo delle Scienze economiche, politiche e sociali, con la conseguenza di convogliare in una zona delicata, e tra l’altro assai lontana dalla stazione, un numero molto consistente di studenti (circa 6000, più il personale). L’ex caserma è stretta fra riviera Paleocapa e via Moro dove affaccia la scuola media Vivaldi, con l’unico sbocco sulla doppia rotonda della Sacra Famiglia, che nelle ore di punta vede già adesso code di auto intasare le vie limitrofe fino a raggiungere il Prato della Valle. Registriamo en passant che la previsione di un autosilo sotterraneo per duecento posti auto non ha sollevato nessuna particolare obiezione, a differenza di quanto è accaduto all’ ex Prandina, nonostante i due luoghi siano del tutto analoghi per genesi e vicende storiche.

L’archistar David Chipperfield, a capo del raggruppamento che ha vinto il concorso di progettazione, eliminati opportunamente alcuni ingombranti e incongrui edifici, ha riconosciuto nel grande spazio aperto centrale – vestigia degli antichi orti conventuali – il fulcro di tutto il complesso e vi ha inserito un’architettura che ripropone in miniatura l’elisse del Prato della Valle, un simbolo dell’identità padovana in verità piuttosto usurato e ormai ridotto a brand buono un po’ per tutto. Si tratta di una struttura destinata a ospitare alcune importanti funzioni in ambienti ipogei e caratterizzata, fuori terra, da due bassi padiglioni “trasparenti”, così concepiti nell’illusione di mitigare visivamente l’integrale cementificazione della vasta area nella quale si calano.

Purtroppo in questo modo si è finito per contraddire la vocazione verde dello spazio conventuale originario, che non potrà mai più essere uno spazio aperto e alberato, se non residualmente, e diventare quel parco pubblico che in zona manca: non solo cuore, ma polmone prezioso del campus e del quartiere.

Se si fosse optato per numeri più contenuti e se l’edificio adibito a improbabile magazzino di reperti museali fosse stato destinato ad altri più utili e coerenti scopi, se infine l’Amministrazione comunale non si fosse limitata a soddisfare in toto gli eccessivi e unilaterali desiderata dell’Università ma avesse avviato una qualche interlocuzione, sicuramente quegli spazi verdi si sarebbero potuti preservare e il complesso dell’ex convento/caserma – riallacciati i legami con la sua storia antica – diventare un campus non solo metaforico.

Con i più distinti saluti


Per il Direttivo
il presidente
Renzo Fontana

Ex caserma Piave a Padova

1. Il complesso dell'ex caserma Piave. Al centro l'ampio spazio verde destinato a scomparire per far posto alle strutture progettate dall'architetto David ChIpperfield.

Progetto ex caserma Piave a Padova

2. Il progetto di trasformazione dell'ex caserma Piave. Al centro, cerchiata di rosso, l'area del campo di calcio (un tempo broli del convento di Sant'Agostino) destinata a lasciare il posto a una grande struttura ipogea e a due padiglioni semiellittici fuori terra.

2021 07 07 Caserma Piave Padova Considerazioni dopo approvazione PUA.pdf