Osservazioni alla proposta di trasformazione del cinema Concordi in un garage pertinenziale
Padova, 17 dicembre 2009
A Flavio Zanonato
Sindaco di Padova
Ai Componenti della Giunta
A Daniela Ruffini
Presidente del Consiglio Comunale
A Luigi Mariani
Presidente Commissione Urbanistica
Ieri la V Commissione Comunale Urbanistica ha esaminato per la seconda volta la proposta, fatta dalla proprietà, di trasformare il cinema Concordi in un garage pertinenziale, solo per residenti, con annesso supermercato alimentare e due appartamenti.
Una fine veramente ingloriosa per un sito che da più di tre secoli e mezzo ha ospitato strutture teatrali, a partire dal 1651, quando Pio Enea Obizzi inaugurò il suo teatro frequentato da personaggi illustri fra i quali citeremo solo Goldoni e la Duse.
Diventerà il ricovero di 64 auto... per liberare le strade cittadine dalle auto e per rivitalizzare l'area dall'attuale grave stato di degrado (?), come sostenuto da alcuni di quanti sono favorevoli all'operazione.
Una città che aspira ad essere annoverata fra le città d'arte, capitale economica del Veneto, con una grande Università di eccellenza, non riesce a conservare non solo una importante memoria storica ma neppure un manufatto che il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento annovera fra i 130 edifici più importanti della provincia del Novecento. Si tratta infatti di edificio costruito fra il 1936 e il 1941 a firma dell'arch. Giulio Brunetta che è riuscito a realizzare, sul sito dell'edificio teatrale precedente, un manufatto decisamente moderno che si è inserito in modo discreto e convincente nel contesto storico. Un risultato veramente encomiabile se si ricordano i non troppo lontani interventi nel quartiere santa Lucia.
Città di grandi contraddizioni Padova, che ancora oggi aspira a definirsi città d'acque dopo che ha tombinato quasi tutti i suoi canali, che vanta un caffè senza porte che rimane chiuso tutto il mese di agosto, che aspira ad un auditorium di 3000 posti e non riesce a conservare il suo ultimo teatro, dopo aver seppellito il Garibaldi, il Corso, il Supercinema e lasciato agonizzare l'Altino...
A nostro avviso si tratta di fare un ragionamento complessivo sulle strutture culturali cittadine già esistenti e di valutarne le potenzialità, a seguito di un progetto culturale di grande respiro che tenga soprattutto conto delle richieste della componente giovanile.
È troppo semplice accusare i ragazzi di dedicarsi solo allo spritz e allo sballo quando le strutture e i servizi adeguati ai loro interessi sono completamente assenti.
Auspichiamo pertanto che si valutino più progetti fra cui anche la possibilità che l'immobile del cinema Concordi possa venire trasformato in centro per attività giovanili con la realizzazione di servizi e strutture per "fare" musica, teatro, luoghi di incontro come quelli che sono già presenti in Germania e nel Nord d'Europa.
Ci sarà comunque la possibilità di vagliare e trovare il progetto migliore, conveniente per la proprietà e che venga incontro alle nuove esigenze della cultura giovanile, in quanto non si deve dimenticare che il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento è stato adottato dalla Giunta Regionale con delibera n. 372 del 17.02.2009 e che quindi attualmente è in regime di salvaguardie.
Pertanto come da art. 63 comma 4 delle Norme Tecniche:
"Fino all'adeguamento degli strumenti di pianificazione comunale per gli edifici e sistemi di edifici di cui al comma 1 (gli edifici rappresentativi della produzione architettonica del Novecento) è vietata la demolizione e l'alterazione significativa dei valori architettonici, costruttivi e tipologico".
Per il Direttivo, la presidente
Maria Letizia Panajotti