addio fanghel!

Ugo Pierri, disegno originale di Rodafà Sosteno

nell’inospitale stanzone di cemento

 

guance sfiorano guance

 

labbra sottili sussurrano flebili condoglianze

 

 

nell’afrore dei fiori e dell’incenso

 

incurante dei non credenti

 

il celebrante promette cieli aperti

 

e rivoli di miele

 

 

il cielo sa quel che ci serve

 

 

trapassato da tempo nell’erebo-ospizio

 

quando (resurrecturis) si desterà

 

altrove

 

troverà (sicuro) qualcosa da ridire

 

pretenderà il fischietto

 

e di certo un chinotto senza ghiaccio

 

 

vivi anche se arrugginiti imbocchiamo

 

il sottopassaggio che riporta in città

 

(le umide fiancate riflettono

 

il liberato rumore dei passi)

 

 

alle spalle tra il verde un mondo di pietra

 

angeli e croci

 

e fiori fiori fiori

 

che ardono nel sole

ugo pierri

 

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per gentile concessione di ugo al nostro giornale