addio fanghel!
Ugo Pierri, disegno originale di Rodafà Sosteno
nell’inospitale stanzone di cemento
guance sfiorano guance
labbra sottili sussurrano flebili condoglianze
nell’afrore dei fiori e dell’incenso
incurante dei non credenti
il celebrante promette cieli aperti
e rivoli di miele
il cielo sa quel che ci serve
trapassato da tempo nell’erebo-ospizio
quando (resurrecturis) si desterà
altrove
troverà (sicuro) qualcosa da ridire
pretenderà il fischietto
e di certo un chinotto senza ghiaccio
vivi anche se arrugginiti imbocchiamo
il sottopassaggio che riporta in città
(le umide fiancate riflettono
il liberato rumore dei passi)
alle spalle tra il verde un mondo di pietra
angeli e croci
e fiori fiori fiori
che ardono nel sole
ugo pierri
_________________________________________________________________________
per gentile concessione di ugo al nostro giornale