Vogliamo capire cosa succede se applichiamo una differenza di potenziale V ai capi di un conduttore, ad esempio collegando i capi di una pila ad un filo elettrico di lunghezza l.
Siccome il campo elettrico E tra i due capi del conduttore è costante e uguale a -V/l, se gli elettroni fossero liberi di muoversi senza trovare ostacoli, dovrebbero accelerare in maniera costante:
dalla legge di Newton, detta me = 9.1·10-31 kg la massa dell'elettrone e=1.6·10-19 C e la sua carica,
a = F/me = -Ee/me = Ve/(l me)
Ma questo non è quello che si osserva sperimentalmente. L'interpretazione più ovvia è che gli elettroni non sono poi così liberi di accelerare.
A causa dell'agitazione termica, gli elettroni si muovono in maniera disordinata a grandissima velocità, urtando gli atomi del reticolo e gli altri elettroni. L'effetto accelerante del campo elettrico riesce a farsi sentire solo nel breve periodo che intercorre tra un urto e l'altro.
Facciamo il caso specifico del rame alla temperatura di 300 K:
vT = 106 m/s
τ = 3·10-14 s
n = 1029 m-3
velocità degli elettroni dovuta all'agitazione termica
tempo medio tra due urti successivi
numero di elettroni liberi in un metro cubo
L'elettrone accelera con accelerazione a soltanto per un tempo τ; dopo di che urta gli altri elettroni o gli atomi del reticolo e deve ricominciare. La velocità che riesce a raggiungere in questo modo nella direzione del campo elettrico è detta velocità di deriva (drift)
vd = a τ = V e τ /(l me)
Se abbiamo un filo lungo 10 m al quale applichiamo una differenza di potenziale di 10 V, otteniamo
vd = Veτ/(l me) = (10· 1.6·10-19 ·3·10-14)/(10 ·9.1·10-31) = 5·10-3 m/s
cioè gli elettroni avanzano molto lentamente in direzione del campo!
Si muovono ad una velocità complessiva
⃗vT + ⃗vd ,
dove ⃗vT è dell'ordine dei 1000 km/s ma è diretta casualmente; la media tra tutte le ⃗vT dei vari elettroni è perciò nulla. Invece la ⃗vd è nella stessa direzione per tutti gli elettroni e si traduce in uno spostamento netto di carica nella direzione del campo.
Siccome gli elettroni sono tantissimi, osserviamo un fenomeno macroscopico di spostamento di carica che chiamiamo corrente elettrica.