I nostri sensi ci forniscono una sensazione di caldo e di freddo. Per quantificare questa sensazione, dobbiamo inventare un "termometro", ossia un dispositivo che sfrutti un qualche fenomeno fisico legato al caldo e al freddo per fornire una misura di "temperatura".
Tra i fenomeni di questo tipo, abbiamo
caratteristiche elettriche, usate nei termometri elettronici
radiazione elettromagnetica (infrarossa), usata nei termoscanner
effetto fotoelettrico, utilizzato in alcuni termometri di precisione
dilatazione termica, utilizzata nella maggior parte dei termometri casalinghi.
Ognuno di questi termometri può essere usato per dare una definizione operativa di temperatura, ossia per definire la nuova quantità fisica cui diamo il nome di temperatura, in base alla scala con cui è tarato.
Nasce tuttavia un problema, perché i differenti termometri non sono esattamente equivalenti. Dobbiamo sceglierne uno come termometro campione e tarare gli altri in base a questo.