Il sistema fisico con cui studiamo i gas è un cilindro, contenente il gas e chiuso da un pistone che può scorrere.
Possiamo fornire energia al sistema facendo lavoro oppure scaldando.
Fissata la quantità di gas, descriviamo lo stato termodinamico del sistema attraverso volume, pressione (definita come forza che agisce sul pistone divisa per la superficie del pistone) e temperatura.
Si osserva che note due di queste quantità, la terza è automaticamente determinata
Possiamo quindi rappresentare il sistema come un punto nel piano p-T, nel piano V-T o nel piano p-V; questa terza descrizione è la più interessante.
Il passaggio del sistema da uno stato all'altro, purché sia realizzato abbastanza lentamente da avere temperatura e pressione uniformi in tutto il gas, è rappresentato da una curva in uno di questi piani.
Particolarmente interessanti sono le trasformazioni a pressione costante (isobara), a volume costante (isocora) o a temperatura costante (isoterma)
Se il gas è abbastanza lontano dal punto di condensazione, è assimilabile ad un gas perfetto e, per definizione di temperatura, V = V₀/T₀ T [prima legge di Gay-Lussac, 1802]
Nel piano p-V (pressione sulle ordinate e volume sulle ascisse), una trasformazione isobara è rappresentata da un segmento orizzontale
L'area sotto al segmento è il lavoro fatto sul sistema durante la trasformazione; infatti Area = p ΔV = F/S SΔh = FΔh = L (dove S è la superficie del pistone e h l'altezza dello stesso).
Una trasformazione isobara può essere realizzata scaldando il sistema mentre si mantiene costante la forza che agisce sul pistone
File per capstone con sensore di temperatura