Abbiamo definito la velocità (media) come il rapporto tra distanza percorsa e tempo impiegato a percorrerla.
Nel diagramma orario (tempo sulle ascisse e posizione sulle ordinate), la velocità corrisponde al coefficiente angolare della retta tangente alla traiettoria oraria.
Generalizziamo il concetto di velocità a situazioni la quantità che osserviamo al variare del tempo non è la posizione.
Per la pandemia, siamo interessati alla velocità con cui nuovi malati si aggiungono alla schiera di chi è già stato infettato, cioè i nuovi malati al giorno; negli esercizi su una vasca che si riempie siamo interessati alla velocità (che prende il nome di portata) con cui nuovi litri d'acqua entrano in una piscina, e così via.
Se rappresentiamo questi dati in un diagramma orario (quantità osservata)-tempo, con il tempo sulle ascisse, il coefficiente angolare della retta tangente alla traiettoria oraria rappresenta la velocità con cui la quantità sta cambiando.
Quando osserviamo un moto vario, la velocità dell'oggetto sotto esame cambia nel tempo.
Possiamo allora rappresentare in un diagramma velocità-tempo lo stato del nostro sistema.
Il coefficiente angolare della retta tangente (cioè la velocità con cui cambia la velocità) è detto accelerazione ed è una delle nozioni cinematiche fondamentali usate in meccanica.
La velocità è definita come rapporto tra una distanza e un tempo; si misura quindi in m/s (metri al secondo).
L'accelerazione è definita come il rapporto tra una velocità e un tempo; si misura quindi in metri al secondo al secondo, o più brevemente in metri al secondo quadro (m/s²).