Riprogettiamo il nostro Paese
La lezione di Renzo Piano


Lavoro in classe 2D

Idee per la riprogettazione del nostro paese.

Durante questo periodo in geografia e tecnologia abbiamo approfondito l’attività dell’architetto Renzo Piano, in particolare il concetto di "rammendo" tra centro e periferia di una città.

Ci hanno assegnato un lavoro che consisteva nel riprogettare il nostro paese tenendo conto di questa idea di Renzo Piano.

Ciascuno di noi ha spostato, aggiunto e rimosso alcuni elementi e servizi per rendere il nostro comune “bello” e funzionale, nel centro, nella periferia e nei luoghi di aggregazione. Alla fine dell’attività abbiamo raccontato il nostro concept con una frase.

Trovate in questa pagina di Newsword le immagini dell'articolo, che abbiamo analizzato, comparso sulla "Lettura" del Corriere della sera. Ovviamente potete osservare anche i disegni e le dee di "rammendo" che abbiamo sviluppato riguardo al nostro paese.

Una città non è disegnata, semplicemente si fa da sola. Basta ascoltarla, perchè la città è il riflesso di tante storie. (Renzo Piano)

Le nostre Idee per la riprogettazione del nostro paese.

Ilenia: ho aggiunto la strada con doppia corsia, i più parchi, scuole tutte vicine, la stessa cosa anche per le chiese e più spazi verdi con abitazioni per le famiglie.


Eros: io ho scelto questa rappresentazione per mettere a disposizione tutti i servizi che siano vicini alle persone. Ho creato inoltre un altro ponte per facilitare il tragitto che magari c’è tra un pezzo di paese e l’altro. Penso che questa disposizione sia giusta perchè ci sono molti servizi sparsi per il paese, raggiungibili facilmente da tutte le persone.


Mattia: io sono d’accordo con l’idea di Renzo Piano per quanto riguarda il concetto del rammendo delle città.

Nel mio paese ho modificato la viabilità per far sì che le principali attività essenziali potessero essere facilmente raggiungibili, come le chiese e i negozi.


Beatrice: concordo con Renzo Piano sul rammendo e sul rendere vivibili le periferie. Secondo me a Sovere non c’è modo di cambiare l’attuale organizzazione del paese: le uniche cose che ho spostato sono le scuole, i negozi e le aree verdi. Inoltre ho avvicinato i luoghi relativi allo sport e ho aggiunto un ospedale.


Jana: ho organizzato il paese di Sovere con dei nuovi parchi, piscine, negozi. Li ho pensati al confine del paese in modo tale da rendere questi luoghi di isolati, dei punti di aggregazione e non solo posti defilati e brutti. Ho immaginato di renderli dei posti dove le persone si incontrano e passano le giornate divertendosi.


Serena: la mia rielaborazione di Sovere è stata fatta seguendo un metodo che secondo me può essere comodo e utile. Ovvero: ho pensato di progettare le case tutte vicine e allo stesso tempo, le fabbriche in una zona lontana sia dal centro abitato sia dai servizi utili ai cittadini in modo da non esserci inquinamento nelle zone frequentate dalle persone

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