"Moriremo lentamente nella storia."

di Manzo Luana, 3B

Vi propongo la visione del video indicato alla fine della mia riflessione, dal quale si capisce subito quanto i Talebani siano crudeli.

Secondo me ci vuole molto "coraggio" per negare persino il diritto di studiare alle donne.


“Noi non contiamo perché siamo nate in Afghanistan.”


Queste sono le testuali parole pronunciate dalla ragazza afghana che ha registrato il video riportato. In mezzo alle lacrime e ai singhiozzi, cerca di dirci che in nessun Paese dovrebbe esserci la paura di essere se stessi.

Esiste addirittura una legge in Afghanistan creata appositamente per negare i diritti alle donne, alle quali viene vietato: lavorare, andare a scuola, sono obbligate a portare il velo integrale e non possono godere della possibilità di uscire di casa per respirare un po’ d’aria (diritto che non viene negato neanche ai carcerati!).

Inoltre lei dice anche:

“A nessuno importa di noi.

Moriremo lentamente nella storia.”

In queste due frasi lei sostiene che nessuno si ricorderà più della crudeltà che stanno passando tutte le donne in questo momento, perché a nessuno importa di loro. Io però sono contraria a quanto ha detto, perché credo e soprattutto spero che le persone lotteranno per dimostrare che anche le donne devono avere dei diritti. Lo disse anche Malala Yousafzai (attivista) "Sono convinta che il socialismo sia l'unica risposta e sprono tutti i compagni a combattere questa battaglia fino a una conclusione vittoriosa. Solo questo potrà liberarci dalle catene del bigottismo e dello sfruttamento."