L'OCCHIO DEL GALILEI

OCCHIO AL CIELO! 

di Valentina Gatti 

 

Il 3 novembre Giove, terzo oggetto più luminoso nel cielo notturno dopo la Luna e Venere, acquisirà la massima luminosità dell’anno. Il pianeta può essere osservato ad occhio nudo, ma con un binocolo o un telescopio si possono vedere le Lune galileiane che lo orbitano. La mattina del 10 novembre, prima dell’alba, potremo osservare una splendida congiunzione tra la Luna e Venere. La Luna (al primo quarto) e Saturno saranno in congiunzione il 20 novembre, mentre 5 giorni dopo sarà il turno della congiunzione Luna-Giove. 

NUOVO BUCO NERO: UN BLAZAR IN ANDROMEDA 

di Giorgia Bonfante

 

La sera del 15 agosto scorso, confrontando alcune immagini appena ottenute della regione di cielo dove si trova la grande galassia di Andromeda con alcune del giorno 10, veniva notata una sorgente di aspetto stellare in sensibile aumento di luminosità. Da quel momento, questa anomalia è stata costantemente monitorata attraverso gli strumenti del Virtual Telescope Project, evidenziando ampie e rapide variazioni di splendore. Consultando diversi archivi presenti in rete, l’astrofisico Gianluca Masi è riuscito a ricostruire il comportamento a lungo termine della luminosità del corpo celeste, a conferma di quanto osservato personalmente. Questi pochi dati hanno permesso, però, di comprendere che l’intervallo di variazione della sorgente variabile ora scoperta è notevole, pari ad almeno un fattore 100. Ma che cos’è esattamente un blazar? Per comprenderlo dobbiamo introdurre brevemente che cos’è un buco nero. Un buco nero è una regione dello spazio in cui il campo gravitazionale è così forte che qualsiasi cosa giunga nelle vicinanze viene attratta e catturata, senza possibilità di sfuggire all’esterno. Secondo delle teorie un buco nero è generato da una stella di massa pari a 20 o più volte quella solare, che collassando su sé stessa, va a formare il buco nero. Il buco nero formatisi è caratterizzato da una gravità talmente forte da far perdere la propria identità e la propria luce a qualsiasi segnale luminoso o particella attratti, impedendone la «fuga» e rendendo il corpo interessato totalmente invisibile a qualsiasi osservazione. È doveroso però precisare che i buchi neri, non catturano tutto ciò che sta intorno a loro ma riescono ad «inghiottire» solo i corpi che sono più vicini: questo avviene perché l’attrazione gravitazionale è inversamente proporzionale alla distanza del corpo considerato. Un colossale buco nero, come quello appena scoperto invece, ha una massa pari a miliardi di volte quella del Sole, e siede al centro di una remota galassia. Esso riceve continuamente materiale dallo spazio circostante che, in attesa di precipitare al suo interno, indugia in un disco di accrescimento (una specie di orbita che si forma attorno al buco nero) molto caldo, che rilascia un’enorme quantità di energia. A causa dell’intenso campo magnetico, una parte del materiale si sottrae a quell’infausto destino, venendo espulso a velocità prossime a quella della luce, lungo due getti di plasma perpendicolari al disco di accrescimento. La conferma che il transiente scoperto da Masi fosse la controparte ottica di un blazar necessitava di una valutazione di tipo spettroscopico, che l’astrofisico ha richiesto all’Osservatorio Astronomico di Padova dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Il 24 settembre, in condizioni di cielo non ideali, è stato ottenuto uno spettro da Asiago-Ekar, con il telescopio Copernico. Pur con i limiti derivanti dalle condizioni meteo non favorevoli, lo spettro ottenuto non mostra alcuna riga evidente, il che è coerente con l’ipotesi che la sorgente osservata sia proprio un blazar. Ora l’obiettivo è ottenere uno spettro in condizioni atmosferiche ideali. 

I PIANETI GASSOSI 

di Andrea Vicentini 

 

Nell’Universo esistono miliardi di oggetti conosciuti e non e tra questi ci sono i pianeti gassosi, ossia pianeti composti perlopiù da gas. Nel nostro Sistema Solare abbiamo quattro esempi di questi pianeti che ora andremo ad analizzare in ordine di distanza dal Sole: Giove, il più grande pianeta del Sistema Solare, un vero e proprio gigante gassoso in cui addirittura il nucleo (probabilmente roccioso ) è più grande della Terra; è composto perlopiù da idrogeno allo stato liquido, 7 circondato da un'atmosfera spessa e densa di idrogeno, elio e metano; questo pianeta possiede una massa di ben 318 volte quella terrestre, un’accelerazione gravitazionale di 2,36 volte quella terrestre, 95 lune conosciute, 4 anelli e venti che viaggiano a più di 600 km/h, formando quella che è la caratteristica principale del pianeta, ossia la Grande Macchia Rossa, una tempesta di diametro 26.000 km (composta principalmente da ammoniaca gassosa e nuvole ghiacciate) che probabilmente continuerà ad esserci finché ci sarà il pianeta; presenta inoltre un campo magnetico 20.000 volte più forte di quello terrestre e che supera di ben 600.000.000 km l’orbita di Saturno, diventando l’oggetto più grande di tutto il Sistema Solare. Saturno che è il secondo pianeta gassoso del Sistema Solare per posizione e dimensioni è composto al 75% da idrogeno e al 25% da elio, con tracce d'acqua, metano e ammoniaca, è invece primo per numero di anelli e lune conosciute (145), di cui una, Titano, è più grande del pianeta roccioso Mercurio; la sua massa è di 95 volte quella terrestre mentre la sua gravità è 0,92 volte quella terrestre. Urano composto per l'83% di idrogeno, per il 15% di elio e per il 2% di metano, con tracce di altri idrocarburi è il terzo per dimensione e posizione e possiede svariati anelli, 27 lune, una massa di 14,5 volte la Terra e una gravità di 0,89 volte quella terrestre; la sue peculiarità sono l’asse di rotazione, che è inclinato di 97,9°, dando l’impressione che rotoli come una palla e la temperatura, esso è infatti il pianeta più freddo del Sistema Solare con una temperatura media di -210°C. Nettuno, l’ultimo vero pianeta del Sistema Solare, oltre che il quarto per dimensioni e quindi il più piccolo dei pianeti gassosi, ha probabilmente run piccolo nucleo roccioso, ma è principalmente formato da uno strato gassoso composto perlopiù da metano, rendendo il pianeta blu; presenta una massa di 17,2 volte quella terrestre ed una gravità di 1,12 volte maggiore rispetto a quella della Terra, ha svariati anelli e 14 lune conosciute; presenta venti a 2.000 km/h e sulla sua superficie tra il 1989 (forse da prima) e il 1994 vi era una enorme tempesta, la Grande Macchia Scura, più grande della Terra.