Unlit, Eyre

UNLIT, EYRE

Di seguito vi proponiamo un'intervista esclusiva a una studentessa del Liceo Galileo Galilei di Verona. La sua eccezionalità sarà evidente dopo che avrete conosciuto la sua storia!

Intervistatrice: Ciao, presentati!

Elisa: Ciao! Sono Elisa Montresor.

I: Ciao Elisa, perché sei un’ospite “speciale”?

E: Perché oggi, 2 dicembre, a mezzanotte, è uscito il mio primo album.

I: Fantastico! E da dov’è nata la tua passione per la musica? Cosa ti ha spinto a scrivere un album?

E: La passione per la musica l’ho sempre avuta fin da piccola, perché mio padre è musicista e quindi sono cresciuta con cantautori degli anni 60-70, musica jazz, blues… poi crescendo ho coltivato questa passione iniziando a suonare il piano, la chitarra, ho fatto sei anni di flauto traverso e poi pian piano ho iniziato a pensare che mah, forse potrei provare a scrivere qualcosa… e quindi ho iniziato così.

I: Bello! E come si chiama il tuo album?

E: Il mio album si chiama Unlit, significa “inilluminato”, “non illuminato”.

I: E come mai questo nome così particolare?

E: Beh diciamo che essendo il mio primo album volevo che fosse una cosa più intima, infatti le canzoni sono tutte acustiche, non ci sono percussioni, e quindi anche la copertina è in bianco e nero… penso sia nata da lì l’idea di “Unlit”.

I: E tu suoni qualcosa in queste canzoni?

E: Sì, suono la chitarra, il pianoforte e poi c’è mio padre in una canzone che suona la tromba.

I: Fantastico, che bello! Grazie per essere stata nostra ospite, consigliamo a tutti di andare ad ascoltarla cercando “Eyre - Unlit” su Spotify, YouTube, Apple Music perché è davvero brava!

E: Grazie, ciao.