A TE

di Arianna Chadima

Non lo scegli, forse. Non lo comandi, forse. La scintilla non la trovi perché la cerchi: arriva, forse all’improvviso, forse perché è ora che arrivi. Amore non è credere nel per sempre: è credere nel a domani per ogni giorno. È consapevolezza che la quotidianità è monotona. E se non sai stare senza il brivido del nuovo, non fare progetti. Oppure, potresti voler tornare a casa la sera ed aspirare a trovarci sempre la stessa persona. Allora, sappi che io potrei volerci trovare te, che sei così simile a me. E allora, potremo permetterci di pensare al per sempre, ma a patto che rimanga un pensiero, a patto che rimanga nel non detto, che non c’è poi così bisogno di dire. E allora vivremo nel brivido della quotidianità, se ti va. Amare è dare perché quando ricevi, amore, il tuo sorriso è la mia vittoria. E sai, può essere incredibilmente doloroso e non ho ancora imparato a non cascarci. Non credo di volerlo fare. È un rischio: tu progetta la tua futura casa e immaginamici dentro, però. E se poi arriveremo a fare due copie della stessa chiave o a scrivere i nostri cognomi sul cartellino dello stesso citofono, avremo vinto. Altrimenti, avremo vissuto, che non è certo perdere. È fede: non si hanno garanzie e può non andare bene. E sono invitanti il rancore, la vendetta, il male. Tu ama, però. Non so dirti con quale coraggio, ma so dirti che un solo secondo d’amore rende ogni cosa dignitosa.