LIBERARE L'ANIMA CON LE PAROLE 

poesie

Yina Cantamesse 


Tempo fa ho guardato un anime, Given. Per la sua dolorosa e tragica storia ho pianto e dal mio pianto, unito alle lacrime versate dai protagonisti, ho realizzato la poesia che segue. Troverete versi miei e soffrirete per quelli loro. Udirete un grido, un lamento, un canto. Ascoltate, la pioggia che scenderà sarà la vostra. (Le frasi evidenziate sono quelle tratte dalla serie) 


YORUGAAKERU

 

Nelle notti più spensierate 

ancora invadi i miei sogni; 

con te porti l’impossibile desiderio 

che l’illusione diverrà realtà. 

Però ormai nulla 

sarà più come quello. 


Come la pioggia nel pineto, 

allo stesso modo vorrei che 

questo dolore finisse… 

ma alla fine non lo voglio davvero, 

perché se improvvisamente sparisse 

anche il tuo ricordo svanirebbe. 


Ogni volta che si presenta un’occasione 

provo a lasciarlo, 

ma non ci sono ancora riuscito. 

Continuo ad aspettare 

il momento in cui sarà lui 

ad allontanarsi da me. 


Al nostro primo sguardo 

subito mi hai legato a te: 

non potevo allontanarmi, 

non volevo andarmene. 

C’eri solo tu per me, 

però non ho fatto altro che soffrire. 


Il tuo amore mi ha confuso: 

“Voglio afferrarlo. Voglio scappare. 

Voglio rinunciare. Non voglio rinunciare. 

Voglio toccarlo. Fa male.” 

Un turbinio di pensieri 

che semplicemente mi ha distrutto. 


Mi resi conto che ognuno di noi 

era ciò che più al mondo 

tarpava le ali all’altro; 

ma nonostante questo, 

eri il mio faro nella tempesta , 

la mia luce nell’oscurità. 


Ma come tu eri Sole, 

io ero inconsapevole neve 

e prima o poi l’inverno sarebbe scomparso. 

Con la primavera mi hai abbandonato, 

hai preso il mio cuore 

e come niente l’hai spezzato. 


La follia mi ha accecato, 

ripetevo: “Tu vuoi scappare 

anche se mi ami.” 

Ma tu non eri sfuggito, 

eri solamente svanito: 

un’idea che mai avrei accettato. 


Mi hai chiamato e ti ho ignorato, 

perché se mi fossi fermato 

mi avresti detto addio… 

Ma quando te ne sei andato 

sapevo che non saresti tornato. 

Il Sogno Eterno, ormai, ti aveva accolto. 


Passa il tempo e non ti dimentico. 

Te, che con un amore meraviglioso 

e con un talento quasi violento 

hai conquistato tutto il mondo. 

E ora si leva dal tuo spirito 

un canto finalmente libero: 


Yorugaakeru. 

STILE O NASCONDIGLIO

di Laura Gualtieri

 

Stile o nascondiglio 

Trascini i pantaloni lunghi e larghi 

Una felpa copre fino all’ultimo 

centimetro della tua pelle 

Un cappello, una sciarpa, un paio 

di guanti 

Cammini sola sul ciglio della 

strada 

Nascondi il corpo, l’animo o il 

cuore? 

Sentimenti intrappolati nel cotone 

morbido 

Parole in gabbia nella lana spessa 

Lacrime gelate dal freddo inverno 

Mani troppo fredde per 

stringerne delle altre 

Braccia troppo esauste per 

rivolgerle a qualcuno 

ALI SPEZZATE

di Pietro De Sabata 

 

Ali spezzate-

un sogno di pace 

ora infranto 


Baia in fiamme-

Un canto di speranza 

tra fiori neri 


Ogni volta è 

più difficile svegliarsi

Tempo del sogno 


Sole d’Australia-

L’eterno vento rosso 

soffia sogni 


Cade la sera-

mentre ancora aspetto 

qualcuno