RIPAROle 

(riparo, parole) 

riflessioni

STUPIRCI DI PICCOLE GRANDI COSE

di Arianna Chadima

 

Un dettaglio è marginale, piccolo, quasi insignificante in quanto tale, ma c’è chi trova invitante farci caso. Scelta masochista, ma, a mio parere, impagabile. Un dettaglio è ciò che ci permette di arrivare all’eccellenza, ma è impegnativo fare caso e dare peso alle piccolezze, tanto da accontentarsi della mediocrità. Per molti, ma non per tutti. Non per chi è disposto a provare tanti dolori pur di arrivare al punto, al suo punto, al nostro punto. A mio parere, i dolori del cammino non saranno mai paragonabili alla soddisfazione dell’arrivo. E la paura di non arrivare non sarà mai maggiore del desiderio di provarci. Stupirsi di un dettaglio è incredibilmente doloroso. Perché un dettaglio è marginale, piccolo, quasi insignificante in quanto tale, e siamo immersi in una realtà in cui abbiamo di che stupirci anche, o forse soprattutto, in negativo. E ho scelto di crogiolarmi nella speranza con quel forse. Stupirsi di un dettaglio aggiunge dolore alla dolorosa realtà in cui siamo immersi. Ma se un dettaglio dovesse essere illuminante, gratificante, leggero? Far caso alle piccolezze ci appesantisce, ma ci basta poco per stupirci. E lo stupore scuote, ravviva, colora, positivo o negativo che sia. Credo che lo stupore sia l’inizio del nostro rifiuto al prendere le cose così come stanno. Come se stupendoci non dessimo per scontato che qualcosa debba essere così soltanto perché è effettivamente così. E non smetterò di preferire lo stupore per le piccole cose alla piattezza della mediocrità, per quanto pesante sia. 

VIVI

di Laura Gualtieri

 

La vita mena forte, ormai credo che tu che leggi te ne sia accorto, e non so se stai per passare il limite o lo hai appena conosciuto, però so per certo che non devi mollare, non puoi permettertelo, né ora né mai. Non puoi schivare lo schiaffo, ma farti forza aspettando una carezza. Non sto insinuando che devi essere forte, che devi menare più forte o sciocchezze simili, sii paziente, dopo la notte torna sempre l’alba. Fallo per te stesso, sei caduto, va bene non è un problema, ma ora “Lazzaro alzati e cammina” sei vivo, è questo che conta, puoi ancora cambiare le cose e se non ci credi tu lo farò io per te. Impara a ballare sotto la pioggia, prima o poi uscirà il sole che asciugherà le strade e finalmente giungerà il momento di chiudere l’ombrello.