LIBERARE L'ANIMA CON LE PAROLE 

poesie

IL VENTO 

di Sofsi Chiaramonte 

 

Il vento. Forse un messaggero silenzioso, di parole mai ascoltate, di pensieri mai detti, di punti di vista, buone piogge o tempeste distruttive. La stessa folata di vento può essere percepita in modi diversi, può portare con sé significati diversi: quando sei arrivato sulla cima di una montagna e un vento gelido ti accarezza il viso riportandoti alla vita, quando una forte raffica di vento distrugge le tue piante o qualcosa a cui tenevi, quando vai in bici e senti l’aria tra i capelli, quando il vento forte si accompagna alla tempesta che ti rovina la macchina, quando in piena estate un colpo di brezza ti solleva per un secondo dalla calura. Tutto questo assomiglia un po’ forse al corso della vita, fatta di eventi talvolta belli e talvolta brutti, fatta di piccole esperienze, alcune che si ripetono ogni giorno e che quindi possono sembrare sempre le stesse e a volte lo sono. In realtà ciò che cambia a volte è solo il modo in cui le viviamo, possiamo scegliere come vederle e decidere … di farle diventare uniche e speciali. A volte è solo questione di punti di vista e del vento vitale che portiamo dentro di noi 


RIFLESSIONE 

di Martina Resi 

 

Ore 6.20, il suono della sveglia mi fa aprire gli occhi, impiego due minuti per rendermi conto di dovermi alzare, mentre nella mia testa mi maledico per aver deciso di terminare di leggere un capitolo la sera prima invece di sfruttare tutte le possibili ore di sonno. Sempre la solita routine: mi preparo e faccio colazione, scendo di casa, puntualmente dimenticando qualcosa, e corro verso la fermata, perché anche oggi non sono stata capace di organizzare il mio tempo. Prima lezione e, una dopo l'altra, la mattina passa e, tra vari motivi di agitazione, posso dire di aver superato anche questa giornata. Trascorro il solito pomeriggio tra studio, compiti e attività pomeridiane; arriva sera e finalmente posso riposare, se sono fortunata. Ore 6.20, il suono della sveglia mi fa aprire gli occhi, impiego due minuti per rendermi conto di dovermi alzare, mentre nella mia testa mi maledico per aver deciso di terminare di leggere un capitolo la sera... No aspettate, questo l'ho già detto. Comunque, la mia giornata non è diversa dalla precedente: si va a scuola, si studia, si svolgono attività e finalmente del giusto riposo. Ore 6.20, il suono della sveglia... Da quant'è che le nostre giornate sono diventate così monotone e indistinguibili? Da quando un giorno prezioso della nostra vita è diventato importante come un granello di sabbia in un deserto, come una corrente d'aria nel complesso insieme di venti? Questo perché lasciamo che la nostra vita si disperda, che i momenti che potrebbero essere i più belli non diventino altro che opportunità gettate al vento, verso un ignoto che neanche la natura stessa può conoscere, ma che sicuramente non potremo più riavere indietro, come quando da bambini vedevamo i palloncini volare via trasportati dalla corrente. Ma aspettate, ora mi ricordo qualcosa di diverso rispetto a ieri: oggi ho sorriso, e intendo un sorriso vero, uno di quelli con cui si mostrano tutti 32 i denti. È stato bello sorridere, dovremmo imparare a farlo più spesso affinché riesca al meglio. Da domani cercherò un motivo per esercitarmi, un qualcosa che mi faccia pensare di aver trovato un modo per alleviare le difficoltà, proprio come può significare una brezza estiva con un caldo torrido. 

INSEGUI TE STESSO 

di Laura Gualtieri 

 

Siamo tutti diversi ognuno con il proprio taglio di capelli, con il proprio stile, con le proprie scarpe, ma alla fine siamo tutti uguali. Tutti che inseguiamo un tipo, un modello per essere diversi dalla massa, ma é proprio questo che ci rende simili. Ci vergogniamo dei nostri difetti li nascondiamo, li copriamo, ma non ci rendiamo conto che è la parte più vera del nostro essere. Quella non contaminata dall’apparenza, l’unica cosa reale di ciò che mostriamo agli altri. Inseguiamo tinte stravaganti, pantaloni stravaganti ma è questo che ci rende noi stessi? In parte certamente, ma se volessimo davvero distinguerci da ogni singolo individuo 10 In parte certamente, ma se volessimo davvero distinguerci da ogni singolo individuo di questo pianeta, dovremmo semplicemente spogliarci di quei vestiti che ci cuciamo addosso tra aspettative e pregiudizi verso noi stessi e talvolta anche verso gli altri: “ io sono quella timida, non vado a parlare con loro”, “ io sono quello bravo, devo assolutamente studiare se no deluderò tutti”, “loro sono troppo per me, non sono abbastanza per quel gruppo”, “quella è sempre silenziosa non avrá voglia di parlare con noi”. Credo di aver reso l’idea, non sto più parlando di aspetto esteriore, per essere “diversi” guardate dentro voi stessi e fate fuoriuscire la vostra sostanza, mostrate agli altri il vostro vero colore, io sto provando a esprimere il verde, e voi invece?