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Il dialogo dei monaci

Il dialogo dei monaci

d. Renato Rosso

rev.  ottobre 2019

INTRODUZIONE 

pag. 2

Le stelle si vedono solamente dopo che si è fatto buio, dopo la notte dei sensi, dopo la notte del dolore e della disperazione. Le stelle più belle sono quelle del mattino, ma anche le prime che appaiono verso sera e quelle delle notti profonde sulle montagne o nel deserto. Ci sono poi le stelle del giorno, che non si vedono per eccesso di luce: eppure sappiamo che in quel concavo cielo esistono, nelle loro maestose esplosioni.

   Ebbene, le stelle di tutte le galassie dell’universo, nel buio profondo, tracciano una scritta: L’unico errore della vita è non essere santi, cioè non amare ed essere privi della gioia.

   Mentre guardo il Cielo, non ho la pretesa di fare un altro impianto teologico per parlare di Dio, perché so che anche le Teologie passano. Desidero solamente parlare delle cose di Dio con le domande di un novizio che si è abituato, nella vita, a nutrirsi di risposte vere, ma un poco arrugginite dal tempo; risposte che non necessariamente si limitano a quelle che seguono, ma rappresentano soltanto uno stimolo per continuare a cercare. Proviamo, perciò, a mettere in questione alcune domande un tantino scottanti che, tuttavia, non sono nemmeno le più importanti.

   Nel testo s’incontrano, in effetti, parabole e testi più adatti a bambini che a studenti di teologia, quindi appunti spesso privi di una coerenza sintetica, ma pur sempre tracce che possono far riflettere.