Le convinzioni

Pare che verso la fine dell'adolescenza le persone inizino a farsi le loro convinzioni di principio. Ma è proprio allora che, spesso, qualcuno, nel proprio intimo, può arrivare a delle convinzioni affretta­te, più istintive che meditate.

La causa di questo fatto deriva dalla necessità impellente di tro­vare delle soluzioni intellettuali a dei problemi sotto alcuni aspetti nuovi e più profondi, in cui la relativa instabilità psicofisica gioca un ruolo fonda­mentale. Sono pochi, poi, quelli che, aiutati dal loro naturale tempera­mento e dal loro carattere disponibile, riescono, prescindendo da dogmi, a riconsiderare le idee, i valori e gli ideali precedentemente accolti.

Queste persone, però, fanno ciò o occasionalmente, e, quindi, in modo frammen­tario e poco incisivo; o abitualmente, ma senza avere la possibilità di con­frontarsi onestamente e sistematicamente con gli altri. È difficile, d'al­tronde, che queste, dopo aver faticosamente forgiato la propria personalità, rie­scano a dire "Hai ragione", oppure "Ho sbaglia­to", specialmente se social­mente devono essere competitive, vuoi per l'attività che svolgono (si pensi ai giornalisti, ai politici), vuoi per la loro particolare posizione nell'ambito di un gruppo, nel quale un eventuale errore di valutazione può essere consi­derato come un segno di debo­lezza.E' proprio questo il motivo che ci deve spingere a migliorarci.