I legami affettivi

Oggi, più che nel passato, l'uomo comprende la ne­cessità di una vita sociale pacifica e serena, si conforma allora ad essa e, se il suo sviluppo è normale, trae gioia dal sentirsi in armo­nia con gli altri, maturando piacevoli legami affettivi che, nei casi mi­gliori, possono identificarsi con il concetto di amore, inteso nel senso più alto e generale del termine.

Questo amore non è illusorio, perché non è un languido e insi­gnifi­can­te atteggiamento, né una sovrastruttura mentale della real­tà sensi­bile, ma è, al contrario, un sentimento che scaturisce da un'esi­genza intima di stabilire un rapporto positivo ed equilibrato con il mondo, ed in particolare con i propri simili. Quando una per­sona ama, infatti, segue solo una sua inclinazione naturale; non subisce imposizioni, né accetta volontariamen­te ciò che suggerisce la razio­nalità comune. Cer­tamente viene da un particolare condi­zionamen­to socio-familiare che indirizza o addirittura determina in alcuni casi la sua sfera affettiva. Tuttavia, at­traverso questo suo modo di essere, la persona sente di espandersi, di accordarsi con la realtà e di rafforzare il suo io, compren­dendo e pro­vando a se stessa, con le sue facoltà, che, metaforicamente parlando, la strada verso una ipote­tica felicità, se non è quella, è cer­tamente dietro l'angolo. Coloro che hanno fatto esperienze sentimentali e umanita­rie di una certa intensità possono confermarlo.