Chi sono

Ok, allora ti parlo un po’ di me, sperando di non annoiarti.Vediamo... uhm… Sono del segno dei pesci. Il mio primo ricordo è una lampadina che si avvicinava a me perché mia sorella mi ci lanciava contro per farmi smettere di piangere. Avevo un anno e mezzo, perché, come rammenta lei, ci eravamo appena trasferiti nella nuova casa. Vabbbbbbeneeeee…… ho capito, ricomincio. Sono partito troppo da lontano. Ho avuto una educazione rigida, perché mio padre, è appartenuto praticamente a un’altra epoca. E’ per questo che prima, forse, ero molto timido…ma la timidezza, negli anni, mi ha procurato solo dei danni… così…

In compenso credo di aver acquisito dei valori. Morali volevo dire…

A scuola me la cavavo, non studiavo tanto, però alcune cose mi appassionavano. Mi davano pure dei premi… mah…Ad una premiazione c’era pure Flavia Fortunato, solo che poi lei è andata a cantare a San Remo, mentre io sono rimasto a Cosenza – mi pare giusto –.

Ora tu penserai: “Ma cosa vuoi che me ne importi…”

E’ vero, hai ragione, punto. In effetti volevo solo dire che c’erano alcune materie, tipo fisica, che mi piacevano molto. Volevo diventare fisico, ma volevo anche lavorare subito, per cui feci il concorso per insegnare e mi andò bene. Ho iniziato ad insegnare perciò per caso, però, quando sono entrato per la prima volta in una classe, mi è accaduta una cosa eccezionale! : 48 occhi mi fissavano attoniti – avevo solo 18 anni – e 24 bocche mi chiedevano cose, volevano sapere, scoprire il mondo…ma volevano anche giocare ed io pure, così i primi giorni abbiamo fatto una gran confusione… ma quegli occhi e quelle bocche si sono affezionati a me tanto, che non ho potuto abbandonare più questo lavoro.

E ho studiato per dare loro più che potevo, nella maniera più naturale possibile, col metodo del gioco e della scoperta. Mi è sempre piaciuto intrattenerli con giochi di prestigio, che ancora oggi qualcuno mi saluta dicendo “Ciao mago”!

Ma questa storia della magia mi è servita solo per farli interessare alle cose. Questa è stata ed è tuttora la mia esperienza di insegnante, che mi piace poterti dire, anche se non so come la pigli…

Comunque sono modesto e semplice, limitato per molte cose…che fra un po’ ti dirò.

Ho girato molti paesi, spesso in plessi sperduti…: Farneta di Castroregio, Amendolara, Albidona, Pagliaro di Trebisacce, Spezzano Albanese, Rende, Rovito, Trenta, Pietrafitta, Aprigliano, Acri, Bisignano, Luzzi, Rose, Serralonga, Varco San Mauro, San Pietro in Guarano… Questo è stato da un lato un fatto negativo – ci ho rimesso infatti due macchine, per un totale di 500.000 Km e non esagero – ma dall’altro mi ha portato a conoscere forse migliaia di personee a fare quindi innumerevoli esperienze che mi hanno dato tanto.

D’accordo, basta con la scuola.

Ho sempre cercato tra tutte queste persone quelle “speciali”, che sprizzassero di umanità e, a dire il vero, ne ho trovato di poche. Di alcune mi sono fidato ciecamente, ma mi hanno usato, tradito, abbandonato. Alla fine si sono mostrate superficiali ed egoiste, sostanzialmente senza valori. Stendiamo un velo… Ma quelle poche mi hanno dato tanto, veramente tanto. Parlo di colleghi, dirigenti, collaboratori. Alcune non ci sono più ma è a loro che dedico questo mio spazio, affinché di loro possa io dare anche un po’.

Come sono? Ragionevole, spero. Romantico, ma non ho letto molti romanzi, perché, stranamente preferisco i saggi scientifici. A volte intuitivo, a volte riflessivo. A volte allegro ed espansivo, a volte chiuso e silenzioso. Mi sforzo comunque di essere coerente e questa è una cosa che ricerco anche negli altri. Sono interessato a parecchi temi e problemi...

Cosa mi piace? Poter far qualcosa per gli altri. Parlare e uscire con gli amici. la buona cucina, la musica. E poi suonare – meglio dire strimpellare – e scrivere canzoni. Dipingere e fare sport, le illusioni ottiche, i giochi di prestigio, la fisica delle particelle e l’astronomia. I mobili e gli oggetti antichi, i film e i fumetti di fantascienza. Un po’ mi piace anche viaggiare. E poi il mare, la montagna, la natura in genere. I gatti. Se mi dedico a una cosa, voglio farla bene. Costruire muretti in pietra!? Qua sono sicuro che hai sgranato gli occhi e hai pensato che sono matto veramente! Insomma mi piace far lavoretti. Presepi artistici.

Cosa ho fatto? Sin da quando avevo 14 anni, ho scritto su dei quaderni tutti i miei pensieri. Ho scritto un vocabolarietto del nostro dialetto. Ho inventato un rompicapo geometrico, che forse potrei brevettare – . Ho fatto Yoga e un po’ di arti marziali. Ho collezionato francobolli e cartoline. Ho fondato insieme ad amici una Associazione culturale e sportiva che sostiene il W.W.F.

Fotografia subacquea.

Poi un po’ di tutto, è per questo che non mi riesce bene niente, mi interessano troppe cose.

Cosa so fare? Costruire pupazzi giganteschi di cartapesta insieme ai miei amici Aldo Passarelli e Francesco Imbrogno. Suonare i grandi tamburi tradizionali della chiesa, casualmente sempre insieme a loro. Saltare con una gamba l’altra. Piegare le dita in modo orribile. Purtroppo so usare il computer, dico purtroppo perché dopo più di venticinque anni anni e dopo le migliaia di ore che mi ha tenuto inchiodato… e basta no!

Cosa non mi piace? Le persone che cambiano verso gli altri, che fanno i camaleonti. Il formalismo. L’attaccamento alle cose esteriori, I film poco spettacolari, telefonare, pescare.

Cosa non so fare? Sciare e pattinare. Aspettare per ore il mio turno. Conosco anche molto poco l’inglese.

I miei difetti? Fisicamente beh… è inutile che stia a dire… Sono eccessivamente distratto. Se mi concentro su una cosa tutto il resto non esiste, e mi dimentico anche delle cose più scontate. A volte sono assillante, pesante, eccessivo. Non andrei mai a letto e non mi alzerei mai dal letto.

Se faccio una cosa non perdo tempo a mettere a posto, ma poi dedico intere giornate a rimettere tutto in ordine, recupero, insomma.

Sicuramente ne ho altri. Anche alle Hawaii ci sono gli scarafaggi! e sono enormi, cosa vuoi...