Il resistore (anche chiamato impropriamente resistenza per metonimia) è un tipo di componente elettrico destinato a opporre una specifica resistenza elettrica al passaggio della corrente elettrica.
I resistori sono componenti elettrici in grado di concentrare in un piccolo spazio valori di resistenza che possono andare dai mΩ ai MΩ.
I più usati a livello di laboratorio sono i resistori a strato (film resistor) dotati di opportuni terminali per l’inserimento nel circuito stampato o nella bread-board.
Le leggi di Ohm rappresentano fondamentali principi dell'elettrotecnica, essenziali per comprendere il comportamento dei circuiti elettrici.
La prima legge di Ohm stabilisce una relazione lineare tra la tensione elettrica (V), la corrente (I) e la resistenza (R) in un conduttore, espressa dalla formula V = IR. Questa legge fornisce le basi per l'analisi e la progettazione dei circuiti elettrici .
La seconda legge di Ohm, meno nota ma altrettanto importante, descrive come la resistenza di un conduttore dipenda dalle sue caratteristiche fisiche, come la lunghezza, l'area della sezione trasversale e la resistività del materiale.
Volendola trascrivere matematicamente, la prima legge di Ohm recita che R = V / I. La I, cioè la corrente elettrica, dipende dal rapporto tra voltaggio e resistenza: I = V / R. In sostanza, in un circuito di base, con un resistore a resistenza minore, la lampadina si illuminerà di luce più intensa.
A tal proposito è bene ricordare che ci sono alcuni fattori che influenzano la resistenza:
il tipo di materiale
la sua lunghezza
la superficie della sezione
la temperatura
La seconda legge di Ohm dice che un filo metallico è caratterizzato da una lunghezza l e da un'area traversale A. Ohm scoprì una seconda legge che afferma che la resistenza di un filo conduttore è direttamente proporzionale alla sua lunghezza e inversamente proporzionale alla sua area trasversale.
Ovvero:
R (V)= p l / (A) A
dove p è una costante di proporzionalità e si chiama resistività. Questa dipende dal materiale con cui è fatto il filo e dalla sua temperatura e si misura in ohm per metri.
I principali parametri dei resistori sono
A) La resistenza nominale.
B) La tolleranza.
I valori commerciali disponibili in commercio sono standardizzati secondo diverse serie, la più diffusa delle quali è la E12.
Il valore nominale della resistenza e la tolleranza vengono indicate sul resistore con bande colorate secondo un codice colori.
In quello più diffuso a quattro bande, le prime due rappresentano le due cifre della resistenza nominale, la terza il fattore moltiplicativo e la quarta la tolleranza secondo il seguente schema
Si parla di collegamento in serie quando due o più componenti sono collegati in modo da formare un percorso unico per la corrente elettrica che li attraversa; nel caso di componenti elettrici a due terminali (detti bipoli) il collegamento in serie prevede che l'estremità di ciascuno di essi sia collegata solo con l'estremità di un altro, l'alimentazione viene fornita tramite i morsetti liberi del primo e dell'ultimo bipolo.
Resistori in serie
Conoscendo il valore della resistenza (in ohm) e l'intensità della corrente elettrica (in ampere) è possibile determinare la tensione elettrica (in volt) su una resistenza con la legge di Ohm] (valida sia in corrente continua sia in corrente alternata): V=RxI.
Si parla di collegamento in parallelo quando i componenti sono collegati ad una coppia di conduttori in modo che la tensione elettrica sia applicata a tutti quanti allo stesso modo.
Riprendendo l'esempio delle persone, queste sono disposte fra due corde distese e parallele, ed ogni persona stringe ciascuna corda con una mano in modo che ognuno tenga con la mano destra la stessa corda che tutti gli altri tengono con la mano destra, e lo stesso per la mano sinistra. Inoltre gli utilizzatori sono paralleli l'uno all'altro e svolgono funzione indipendente: se uno non funziona gli altri funzionano.
Resistori in parallelo
La resistenza totale di n resistori in parallelo è data dalla relazione: