Temi trattati
La Religione e la Provvidenza
Come i temi vengono trattati
L'Innominato, il selvaggio signore che dall’alto del castellaccio, come l’aquila dal suo nido insanguinato, dominava all’intorno tutto lo spazio dove piede d’uomo potesse posarsi, e non vedeva mai nessuno al di sopra di sé, né più in alto, mostra i primi segni di debolezza, di dubbio nei confronti del suo comportamento: Già da qualche tempo cominciava a provare, se non un rimorso, una cert’uggia delle sue scelleratezze. Quelle tante ch’erano ammontate, se non sulla sua coscienza, almeno nella sua memoria, si risvegliavano ogni volta che ne commettesse una di nuovo, e si presentavano all’animo brutte e troppe: era come il crescere e crescere d’un peso già incomodo. Inoltre, inizia ad accorgersi che, per quanto sia potente, non possa essere immortale; sorge allora spontanea la domanda: cosa c'è oltre la morte, oltre il regno che già sto comandando? Dove mi porteranno le mie azioni?: “Invecchiare! morire! e poi?”.
Tant'è vero che l'Innominato, al momento in cui vede la carrozza sulla quale è trattenuta Lucia, ha una sospensione d'animo, si pente della parola data: sentiva come un ribrezzo, direi quasi un terrore. E voleva chiamare uno de’ suoi sgherri, e spedirlo subito incontro alla carrozza, a ordinare al Nibbio che voltasse, e conducesse colei al palazzo di don Rodrigo. Il capitolo si chiude con l'umanità dell'Innominato: Hai tu mai sentito affanno di cuore? Hai tu mai avuto paura? Non sai le parole che fanno piacere in que’ momenti?. Anche il mondo sembra prepararsi al suo cambiamento: poi guardò le nuvole sparse al di sopra, che di brune si fecero, quasi a un tratto, di fuoco.
Nel mentre, Lucia viene rapita dal Nibbio e da uno sgherro di Egidio. Dopo essere svenuta sulla carrozza, si sveglia e tenta due volte di buttarsi dalla carrozza; quando vede che non riesce si appella a Dio e alla sua Provvidenza: Quello che m’avete fatto voi, ve lo perdono di cuore; e pregherò Dio per voi. Ricordatevi che dobbiamo morir tutti, e che un giorno desidererete che Dio vi usi misericordia. Lucia si rivolse a Colui che tiene in mano il cuore degli uomini, e può, quando voglia, intenerire i più duri; tirata fuori la corona, cominciò a dire il rosario, con più fede e con più affetto che non avesse ancor fatto in vita sua.
Perché i temi vengono trattati
Manzoni ci mostra come, nel dubbio e nel dolore, Dio ci venga in aiuto per salvarci: l'Innominato verrà perdonato, come i rapitori di Lucia, e la fanciulla vivrà il suo lieto fine. Ciò grazie a Dio, alle preghiere di Lucia e alla conversione del selvaggio signore: la Provvidenza salverà chi ha fede.