Lo incontriamo nei capitoli: XVIII, XIX, XX, XI, XXII, XXIII,
Nei capitoli XVII-XIX ci viene presentato come potente bandito a cui don Rodrigo si rivolge per far rapire Lucia. Manzoni dichiara di non aver trovato molti documenti che parlano di lui, per questo motivo lo chiama "l'Innominato", ma sa che era un nobile di cui tutti avevano paura.
Durante i capitoli XX-XXI campiamo che si pente di aver accettato quell'incarico, si trova a ripensare spesso ai delitti passati. Il pericolo dell'ormai vicina morte non l'aveva mai preoccupato, ora nella solitudine del suo castello il pensiero di essere ormai vicino alla fine della sua vita lo inquieta. è quasi tentato di venir meno alla parola data a don Rodrigo ma alla fine decide di non rinunciare.
L'Innominato nel capitolo XXII decide di recarsi dal cardinal Borromeo e, dopo aver fatto visita alla stanza in cui si trova Lucia, lascia il castello. Giunto in paese, va alla casa del curato e qui si rivolge al cappellano crocifero, per chiedere udienza dal cardinale.
Durante il capitolo XXIII si reca dal Cardinale Borromeo, mostrandosi pentito e decidendo così di convertirsi e svelare i dettagli sul rapimento di Lucia.