Lo incontriamo nei capitoli: II, III, V, VI, VII, VIII, IX, XI, XII, XIII, XIV, XV, XVI, XVII,
Renzo Tramaglino è il protagonista della vicenda, promesso sposo di Lucia. Ci viene descritto come una persona umile, un operaio tessile e contadino.
Nei primi capitoli del romanzo Renzo ci appare anche scontroso, anche se in realtà è gentile ma impulsivo, come una persona che perde spesso la pazienza, lo possiamo notare quando scopre che a causa di un suo superiore, Don Rodrigo, per un suo capriccio, non potrà essere celebrato il matrimonio tra lui e la sua amata Lucia. Gli viene in mente di uccidere il prepotente, ma poi vedendo la sua amata cambia idea. (capitolo II)
Renzo, a differenza di Lucia, preferisce affidarsi alla giustizia terrena. Infatti come vedremo, si recherà dall’avvocato Azzeccagarbugli per avere giustizia, ma ciò non accadrà. (capitolo III).
Si dimostra molto d'accordo con l'idea di Agnese, il matrimonio a sorpresa, così va subito a cercare due testimoni: sceglierà Tonio, un suo caro amico, e Gervaso, fratello di Tonio. (capitoli VI, VII, VIII)
Dopo il matrimonio a sorpresa fallito, è costretto a scappare insieme a Lucia e Agnese, a causa del tentativo di Don Rodrigo di rapire Lucia. Arrivati a Monza, Renzo dovrà poi separarsi dalle due donne per scappare a Milano. (capitolo IX)
Arrivato a Milano, sarà coinvolto in una rivolta, dove raccoglierà delle pagnotte, e verrà accusato come uno dei capi di quest'ultima. Stava andando nel convento dei cappuccini, dove avrebbe trovato rifugio, però quando arriva in convento non trova nessuno, così decide di andare a curiosare per la città. (capitoli XI, XII)
Renzo non sa dove passare la notte, così decide di fermarsi nell'osteria della Luna Piena. Questa osteria viene descritta come un posto losco, colmo di persone eccitate per la sommossa. Come non ha mai fatto, Renzo si ubriaca e rivela le sue generalità, e viene denunciato dall'oste. Sarà costretto fuggire e troverà rifugio presso il cugino Bortolo. (capitoli XIII, XIV, XV)
In questi momenti e in altri successivi subisce un corso di formazione, quindi diventa più maturo, saggio, responsabile e meno impulsivo.
Mentre fugge, decide di fermarsi in un'altra osteria, dove entra un mercante che inizia a raccontare della rivolta di Milano, dicendo molte bugie. Renzo però non dice una parola e si allontana molto turbato dall'osteria per le accuse ricevute. Arrivata sera Renzo passa la notte in un capanno per gli attrezzi, tormentato da vari pensieri. All'alba riparte, arriva a Bergamo e viene accolto dal cugino Bortolo, che gli garantisce accoglienza e lavoro. (capitoli XI, XII)