Medico del 1600, che, con le sue ricerche ispirato sentimenti e azioni più memorabili ancora de’ mali come guida, soccorso, esempio, vittima volontaria: è il primo a mettere in guardia Milano riguarda la peste. Viene contagiato dalla essa insieme alla sua famiglia: lui guarisce, ma molti suoi parenti no; ciò costringe la plebe ignorante et temeraria a stringere le labbra, chiudere li denti, et inarcare le ciglia (parole di Tadino).
Manzoni lo definisce più avanti di loro (le genti), ma senza allontanarsi dalla schiera, che è quello che attira i guai, e fa molte volte perdere l’autorità acquistata in altre maniere. Egli non viene infatti rispettato dal popolo finché non tortura una donna innocente, sotto costrizione.