Ambientazione
Tempo: La mattina dell’8 novembre 1628.
Luoghi: Lecco.
Personaggi
Don Abbondio, Renzo, Perpetua, Lucia, Agnese.
Vicenda
In una notte insonne di tormenti pensieri, Don Abbondio non riesce a dormire e decise così di rimandare il matrimonio di ben due mesi con un inganno. Dopo aver pensato a quello che doveva dire, riuscì ad addormentarsi, ma sempre con grandi incubi. Renzo, il mattino dopo andò a casa di Don Abbondio. Renzo era perplesso dall'atteggiamento di Don Abbondio, e gli disse che il matrimonio non si dovette celebrare. Renzo si irritò e Don Abbondio gli spiegò il tutto, dicendo che mancavano ancora dei documenti e chiese di aver un po' di pazienza ancora per una quindicina di giorni. Renzo accettò e se ne andò, ma si sentii che Don Abbondio nascondesse qualcosa. Andando a casa, vide Perpetua nell'orto e la raggiunge sperando di sapere qualcosa in più. Perpetua, però, difese il suo padrone senza dire nulla, ma diede la colpa a degli uomini prepotenti e birboni. Renzo rientrò a casa infuriato con Don Abbondio. Cercò di calmarlo, ma spaventato dal suo atteggiamento disse il nome di Don Rodrigo. Dopo questo, iniziò a raccontare il suo incontro con i bravi. Renzo infuriato con Don Rodrigo, se ne andò. Don Abbondio si sentii male e per questo rimproverò Perpetua per aver parlato. Renzo andò verso casa di Lucia e iniziò a pensare mille idee per la vendetta contro Don Rodrigo. Arrivato da Lucia, nonché circondata da amiche e comari, la fece chiamare da una bambina di nome Bettina. Era già tutto pronto, persino lei. Renzo le spiegò tutto, e Lucia trattenne le lacrime. Salì su dalle donne e disse che il matrimonio era stato annullato perchè Don Abbondio era ammalato.
Temi
I temi sono la cultura usata a danno degli umili e la violenza nei rapporti umani.
Citazioni
"Chi è il prepotente, disse Renzo, con la voce d’ un uomo ch’è risultato di ottenere una risposta precisa, chi è quel prepotente che non vuol che sposi Lucia?".
Tecniche narrative
Nel secondo capitolo sono presenti tre tipi di tecniche narrative: il soliloquio, il dialogo e il monologo.