Governatore di Milano, gli emana una grida in cui ordina una festa pubblica per la nascita di Carlo figlio di re Filippo IV.
Inizialmente presta una leggera attenzioni alla notizia della peste, ma si preoccupa maggiormente per la guerra: morirà durante questa, d’affanno e di struggimento, per rimproveri, torti, disgusti d’ogni specie ricevuti da quelli a cui serviva. Lo ricordiamo come un valoroso combattente, il quale però non applicò il suo valore nel debellare la peste.