Temi
Il Seicento
Come i temi vengono trattati
Durante il primo dialogo tra Renzo e Don Abbondio, quest’ultimo, per confondere lo sposo, utilizza la lingua latina, approfittando dell'ignoranza del protagonista (“Error, conditio, votum, cognatio, crimen, / Cultus disparitas, vis, ordo, ligamen, honestas, / Si sis affinis,... - cominciava Don Abbondio, contando sulla punta delle dita.”): in queste frasi emerge quindi il tema della cultura come strumento di oppressione degli umili.
Nella seconda parte del capitolo, quando Don Abbondio rivela a Renzo il complotto di Don Rodrigo per impedire il matrimonio, il giovane pensa di assassinare il signorotto (“Avrebbe voluto correre alla casa di Don Rodrigo, afferrarlo per il collo, e... [...] Si figurava allora di prendere il suo schioppo [...] prendeva la mira, sparava [...]”.), testimonianza del fatto che la violenza fosse molto diffusa.
Perché vengono trattati
Dopo aver spiegato come la società del 1600 fosse dominata dai prepotenti, Manzoni narra subito una forma di prepotenza esercitata sugli umili: usare la cultura contro il popolo ignorante. Inoltre, continua la critica alla società del tempo, con la denuncia della violenza come costume fin troppo frequente.