Una Questione Privata, Beppe Fenoglio

Una questione privata, Beppe Fenoglio 



⇒ «Non poteva più vivere senza sapere e, soprattutto, non poteva morire senza sapere, in un’epoca in cui i ragazzi come lui erano chiamati più a morire che a vivere.»



  Milton è il nome di un giovane partigiano che, nel mezzo di una guerra feroce e alienante, intraprende la ricerca di un vecchio amico, Giorgio, dopo aver ricevuto la notizia che quest’ultimo potrebbe in sua assenza aver conquistato il cuore di Fulvia, della quale il protagonista è da sempre innamorato. Determinato a trovarlo e a conoscere da lui la verità sul rapporto con Fulvia, Milton si lascia consumare da un’ossessiva e febbrile quête tra le langhe piemontesi, tra colpi di sten e pene d’amore. 



 È evidentemente una trama essenziale lo scheletro di Una questione privata, che fra tutte le opere di Fenoglio si distingue per l’innovativa relazione tra individuo e mondo esterno, tra microstoria e macrostoria, tra i dissidi interiori del singolo e il vasto panorama della Resistenza italiana; si tratta di un romanzo che eleva a protagonismo l’intimità del personaggio, limitando il ruolo della guerra a quello di tragica “cornice” della sofferenza e del desiderio d’amore, che - come un fiore ostinato che cresce tra le rocce - diventa una vera e propria ragione di combattere e sopravvivere. 


  Anche dal punto di vista narratologico, la “questione privata” sembra eclissare quasi del tutto la cronaca della lotta partigiana, con una continua alternanza fra tempo della narrazione e tempo del ricordo (attraverso la strategia ricorrente del flashback); è quindi palpabile la contrapposizione tra la freddezza della guerra e la dolce, nostalgica rievocazione dei tempi passati, nel cui limbo è rimasto sospeso l’amore per Fulvia. Spassionate risultano le parole che Milton immagina di rivolgerle, sulla porta di casa sua, al ritorno dalla guerra; in nome di Fulvia egli promette di tornare, ed è così che la guerra si traduce in attesa trepidante, in speranza bruciante che tutto torni com’era e che lei torni ad amare lui, non l’amico Giorgio:


⇒ «Sono sempre lo stesso, Fulvia. [...] Mi sono sentito vivo come mai e mi son visto morto. Ho riso e ho pianto. Ho ucciso un uomo, a caldo. Ne ho visti uccidere, a freddo, moltissimi. Ma io sono sempre lo stesso.»


  Sono oggetto di interessanti considerazioni le dinamiche che si instaurano tra i personaggi principali, di cui veniamo a conoscenza durante i numerosi flashback. La descrizione di Milton restituisce il ritratto nitido di un giovane dall'aspetto mediocre ma dall’animo fortemente incline alla riflessione e a una vaga malinconia; in lui coesistono un atteggiamento estremamente pacato, a tratti remissivo - specie nei confronti di Fulvia - e un fervore tipicamente giovanile da cui irrompono sentimenti nobili ma travolgenti. D’altro canto, il profilo di Fulvia - unica per la sua inafferrabile bellezza («…e la trovarono, come una perla mimetizzata nelle alghe, nei resti del pubblico che sfollava.»), vivace e leggiadra - contrasta con quello di Milton, della cui personalità ombrosa lei sembra talvolta prendersi affettuosamente gioco. 


  Nonostante la divergenza, credo esistano punti di incontro e perfetta complicità - seppur fugaci - tra i due; le loro conversazioni, apparentemente manovrate dall’esuberanza e dalla sottile civetteria di Fulvia, nascondono infatti una profonda stima reciproca e una compenetrazione dei mondi distanti di queste due personalità. Rimarchevole a parer mio il giudizio sincero che lei fa della retorica di lui: 


⇒ «“…tu hai una maniera di metter fuori le parole…Ad esempio, è stato come se sentissi pronunziare splendore per la prima volta.”».  


  Consiglio di leggere Una questione privata a qualsiasi tipo di lettore, poiché si tratta di un’opera breve e stilisticamente leggera, eppure incredibilmente intimista. Vi permetterà di immergervi nella coscienza di un personaggio moderno e autentico, le cui vicende personali emergono sullo sfondo di una guerra che consegnò l’Italia alla libertà. 



Buona lettura!

Francesca Riva