Cavalli Selvaggi

Cavalli Selvaggi, fuggire per diventare grandi



Cavalli Selvaggi (titolo dell’edizione italiana di All the pretty horses) è un romanzo western/di formazione del 1992 scritto dallo scrittore americano Cormac McCarthy, primo romanzo della Trilogia della Frontiera, seguito da “Oltre il Confine” è da “Città della Pianura”.

Questo romanzo d’esordio è allo stesso tempo quello che ha riscosso il maggior successo di critica tra i tre (parere che, da fan di McCarthy, condivido appieno)


La storia vede come protagonista John Grady Cole, un sedicenne del Texas che decide di fuggire a cavallo dal suo paese natale con l’amico d’infanzia Rawlins quando scopre che il padre si è trovato costretto a vendere il Ranch di famiglia poiché sommerso dai debiti del nonno defunto e che il destino del ragazzo è di trasferirsi nella grande città.


Durante il viaggio i due protagonisti fanno la conoscenza di Jimmy Blevins, un ragazzo di tredici anni fuggito con un cavallo rubato dal suo villaggio dopo aver quasi ucciso il patrigno alcolista, Blevins è un ragazzo debole e malaticcio, ma è scaltro e tenace, capace di difendersi dai pericoli e dai malintenzionati che il gruppo si troverà ad affrontare.


Dopo aver perso di vista Blevins fuggendo da un gruppo di criminali, i due protagonisti lavorano per un periodo come cowboy al servizio di Don Hector, un ricco proprietario terriero nel Messico, John Grady si guadagna in fretta la fiducia dell’uomo vista la sua incredibile abilità nell'addestrare cavalli e questo lo fa entrare in contatto con Alejandra, la figlia dell’uomo con cui intraprende una relazione a sua insaputa, il resto lo lascio a chi vorrà leggere il libro.


Il romanzo ruota attorno ai due protagonisti e all’itinerario da loro compiuto al confine tra Stati Uniti e Messico, durante il viaggio, intrapreso con l’intenzione di fuggire per evitare la prospettiva di una vita insoddisfacente e per saziare il loro bisogno di libertà ed indipendenza, i due protagonisti crescono e fanno tesoro delle loro esperienze, preparandosi alla prospettiva di un inevitabile ritorno a casa, sapendo di dover crescere e affrontare le proprie responsabilità, non potendo restare dei ragazzi “scappati di casa” per sempre.


Il romanzo è costellato di riflessioni su temi profondi come la vera natura dell’uomo, il senso della vita, il ruolo della fede e il bisogno di indipendenza e di libero arbitrio che vive in coloro che stanno per entrare nell’età adulta, dal romanzo è stato tratto un film intitolato “Passione Ribelle” che vede John Grady interpretato dal celebre Matt Damon (lo avete già visto al fianco di Robin Williams in “Will Hunting - Genio Ribelle”) che tuttavia non ha registrato un gran successo.


Ho apprezzato particolarmente questo libro, soprattutto perché la componente narrativa è legata in modo particolarmente efficace a quella d’avventura, alternando le avventure a cavallo di John Grady a storie di personaggi secondari che forniscono spaccati della propria vita ricchi di spunti di riflessione, fortemente consigliato se siete fan delle lunghe traversate a cavallo, delle tortillas con i fagioli in scatola e delle giacche da cowboy in denim.




Alberto Dehò