Persone Normali


Persone normali (pubblicato in lingua originale come Normal People) è un romanzo della scrittrice irlandese Sally Rooney pubblicato nel 2018.


Il libro narra la storia di un ragazzo e una ragazza alla ricerca di loro stessi.

Le vicende sono intrecciate, con frequente utilizzo di flashback, e l’arco temporale è di circa quattro anni.

E’ un libro contemporaneo, cosa che rende la storia più vicina alle nostre aspettative.

Dal libro è tratta l’omonima serie prodotta dalla BBC Three, candidata a tre Emmy, è stata rilasciata il 26 Aprile 2020 ed è disponibile su Amazon Prime Video.


I due protagonisti sono Connell e Marianne, ci vengono introdotti all'inizio del libro da studenti liceali e in seguito è mostrata la loro crescita e formazione, avvicinandosi e allontanandosi più volte nel corso del romanzo.

Il libro ci catapulta sin dalle prime pagine nella mente dei protagonisti, i quali passano costantemente dal temere piccolezze della vita a sottovalutare palesi grandezze.

Dejavu, potreste dire: è come le normali storie di persone che si innamorano, ma aspettate a dare giudizi affrettati.

Al Connell liceale interessa soprattutto il giudizio degli altri ed è ben integrato nel gruppo formatosi nella cittadina ovattata che è Carricklea, nella quale si svolge la vicenda narrata.


Di contro Marianne non ha amici, non vuole averne ed è convinta di non meritarne. Ma loro non sono così lontani, infatti la madre di Connell è la domestica della madre di Marianne: ciò porterà i due ad uno strano frequentarsi e ad intraprendere una relazione.


I temi di cui parla il libro sono molteplici, essi spaziano dalla vergogna di esprimersi pienamente, alle sofferenze e i benesseri che ci portano determinate persone.


Dopo il diploma i ruoli sociali dei due protagonisti si invertono, mettendo l’uno nei panni dell’altra.

Le emozioni che al liceo venivano nascoste fuoriescono tutte insieme portando Connell e Marianne a situazioni psicologicamente stressanti.

I due, maturando, dovranno affrontare problemi più gravi di quelli affrontati al liceo, problemi che talvolta anche gli adolescenti si trovano ad affrontare.


Dal libro: “Marianne ha avuto la sensazione che la vita vera stesse accadendo da qualche parte molto lontano da lì, che stesse accadendo senza di lei, e non sapeva se avrebbe mai scoperto dove e se sarebbe riuscita a farne parte. Era una sensazione che a scuola aveva spesso, ma che non era accompagnata da immagini precise di come la vita vera potesse essere o dell’effetto che potesse fare. Sapeva solo che quando sarebbe iniziata, non avrebbe più avuto bisogno di immaginarla.”


Per i due l’avvento all’età adulta sarà difficile anche a causa del loro rapporto,

prettamente viscerale e a tratti problematico a causa delle persone che hanno intorno.


Loro non sono "persone normali", come deducibile dal titolo, di conseguenza il loro “stare insieme” non rientra in una comune e in un certo senso anonima definizione del genere, condivisibile da altri. La normalità è solo negli attimi che trascorrono l'uno con l'altra, tutto il resto è per loro estraneità. In un certo senso, la ricerca della normalità è più importante di quella della felicità, la quale invece può essere solo riconosciuta in piccoli e indimenticabili momenti.


Questo libro può far sembrare comune una di quelle milioni di relazioni al mondo che solo per il fatto di essere condivise da persone diverse non sono affatto comuni.

Pensandoci, le persone tendono a voler essere normali, conducendo la vita con un realismo quasi troppo fissato sul rientrare in uno standard, oppure a non volerlo essere.

Il libro ci insegna che la nostra visione scontata, spesso da noi associata a una qualsiasi relazione, contiene fattori talmente importanti per i diretti interessati, solo a loro riservati, che noi non comprendendoli definiamo come normali.

Un senso di incertezza accompagna il lettore per tutta la durata del romanzo, la vicenda è quindi una storia realistica, scritta con una delicatezza così asciutta che la fa risultare cruda agli occhi di chi legge.


Sally Rooney, l'autrice del libro, paragona i protagonisti a due piantine in uno stesso vaso, che non hanno spazio a sufficienza ma non possono muoversi da quella posizione.


Il Romanzo è stato accolto positivamente dalla critica anglosassone ed è stato candidato al Women's Prize for Fiction, il quotidiano di Manchester The Guardian lo ha messo al venticinquesimo posto nella lista dei cento migliori romanzi del secolo.