George Stinney Jr

George Stinney Jr

George Stinney era un ragazzo di colore di 14 anni, fu processato in America per l’omicidio di due bambine bianche di undici e sette anni andate alla ricerca di fiori, si allontanò dalla zona riservata ai residenti bianchi del paesino di Alcolu.

I loro corpi vennero trovati senza vita il giorno dopo nella parte "nera".

George venne arrestato dallo sceriffo del luogo dopo che alcuni testimoni affermarono di averlo visto raccogliere fiori insieme alle due vittime.

Dopo l’arresto il ragazzo non poté vedere i genitori, in seguito le autorità riferirono che aveva confessato, ovviamente dopo minacce e torture.

Il suo processo fu frettoloso, condotto da una giuria composta da soli uomini bianchi e mai registrato in alcuna forma scritta, tutto ciò che sappiamo è frutto del ricordo della buona (o cattiva) fede dei presenti.

La confessione del quattordicenne, di cui peraltro esistono due versioni, venne inoltre estorta con la forza, non c’erano né testimoni né alcuna prova concreta della sua colpevolezza.

Il 16 Giugno del 1944, alle 19:30, ottanta giorni dopo la condanna, George venne condotto sulla sedia elettrica.

Il povero ragazzo tra le lacrime e l'agonia, ricevette non una, non due bensì tre scosse che giunsero tra la gioia del pubblico presente.

L'omicidio di George appartiene alla storia del razzismo americano, che è tutt'ora una triste realtà per la comunità afroamericana.

Nel 2004 uno storico di Alcolu decise di investigare sulla vicenda dopo aver letto alcuni articoli dell’epoca, dalle sue ricerche emerse la totale mancanza di prove concrete contro il ragazzo.

Nel 2013, venne richiesta la riapertura giudiziaria del caso, e nel gennaio del 2014 la giudice Mullen ascoltò le testimonianze del fratello, delle sorelle di George, di una persona coinvolta nelle ricerche delle bambine, di esperti che hanno messo in dubbio i risultati dell’autopsia e la confessione del ragazzo, poi, finalmente, la sentenza: l’annullamento della condanna di George post mortem.

"Scusate, ci eravamo sbagliati." fu ciò che dissero i giudici della Sud Carolina ai parenti di George Stinney.

Peccato che se ne siano accorti dopo settant'anni.

I familiari seppellirono il suo corpo bruciato in una tomba senza nome, sperando che l’anonimato gli permettesse di riposare in pace.

La nuova tomba di George Stinney Jr è una lapide nera, tale era il colore della sua pelle, l’unica vera causa della sua condanna a morte.

"Ricorderò per sempre quel giorno in cui hanno portato via mio fratello da casa. Non ho mai più visto mia madre ridere" disse la sorella maggiore.


Nkwenkeu Ndjia Nelly Verica